ACCORDO MEF-BEI, 133 milioni per il piano triennale Anas per l'ammodernamento di strade e gallerie

E' stato firmato il 31 luglio 2015, presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze, un accordo tra la Banca europea per gli investimenti (BEI) e il MEF, p...

03/08/2015
E' stato firmato il 31 luglio 2015, presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze, un accordo tra la Banca europea per gli investimenti (BEI) e il MEF, per il finanziamento del piano triennale dell'Anas di ammodernamento della rete stradale italiana. L'accordo, siglato dal Direttore generale del Dipartimento del Tesoro, Vincenzo La Via, e dal Vicepresidente della BEI, Dario Scannapieco, con la partecipazione del Presidente dell'Anas, Gianni Armani, prevede una prima trance di 133 milioni di euro di un finanziamento complessivo fino a 300 milioni, che consentirà di intervenire su circa 170 strade e superstrade gestite dall'Anas, per un totale complessivo di 5.800 chilometri, localizzate in tutte le regioni italiane. Quasi il 40% degli investimenti è destinato all'Italia meridionale e insulare. Gli interventi previsti sono relativi ad opere di miglioramento delle barriere di sicurezza, di ristrutturazione delle gallerie e di costruzione di sistemi anti rumore.

La realizzazione di tali opere ha anche l'obiettivo di ridurre l'incidentalità media sulle strade interessate e grazie alla non invasività dei lavori programmati non ci saranno impatti negativi sull'ambiente né sul paesaggio.

Per quanto riguarda lo schema finanziario, l'operazione è analoga a quella perfezionata il 30 gennaio scorso tra BEI, MEF e FS per interventi sulla rete ferroviaria e permetterà alla Repubblica Italiana di avvantaggiarsi delle condizioni favorevoli dei prestiti BEI: il Tesoro, destinatario del finanziamento, avrà un risparmio significativo nella spesa per interessi; Anas impiegherà le risorse nella realizzazione del piano di investimenti previsto dal contratto di progetto sottoscritto contestualmente con BEI.

Sempre che tutto avvenga nel modo migliore, alla luce del sole e senza che la parola corruzione sia mai accostata a nessuno degli interventi previsti. Ci riusciremo?

A cura di Gianluca Oreto
   
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