Antitrust: Non solo PagoPA per il pagamento alle amministrazioni pubbliche

L’Agcm ha formulato alcune osservazioni sulla disciplina delle modalità di pagamento alle Amministrazioni Pubbliche

di Redazione tecnica - 06/11/2020

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha formulato alcune osservazioni sulla disciplina delle modalità di pagamento alle Amministrazioni Pubbliche che - soprattutto per quanto riguarda l’identificazione dei metodi di versamento veicolati attraverso la piattaforma PagoPA e la tempistica di attuazione - è stata oggetto di modifiche, deroghe e proroghe che hanno creato incertezza nei soggetti coinvolti.

Piattaforma PagoPA ed altri metodi di pagamento

L’Autorità con la Segnalazione 05/11/2020, n. S4007/dsc ha rilevato che, nonostante il Codice dell’Amministrazione Digitale preveda un obbligo generalizzato di utilizzo esclusivo della piattaforma PagoPA, le relative Linee Guida precisano che si possano affiancare anche altri metodi di pagamento, tra cui la domiciliazione bancaria (Sepa Direct Debit o SDD).

Premialità per i cittadini

Allo stesso tempo il d.l. n. 34/2020 (cd. Decreto Rilancio) prevede che gli enti territoriali possano addirittura “premiare” i cittadini che per i pagamenti s’avvalgano della domiciliazione bancaria, applicando una riduzione fino al 20% dell’aliquota. Inoltre, ci sono state deroghe e proroghe relative al giorno di decorrenza dell’obbligo, che è stato dapprima prorogato al 30 giugno 2020 e poi al 28 febbraio 2021.

Incertezza nelle Amminitrazioi pubbliche

Un quadro del genere, secondo l’Autorità, ha generato incertezza nelle Amministrazioni Pubbliche, tanto che alcune, anche importanti dal punto di vista demografico, hanno ristretto al solo sistema PagoPA le modalità ammesse per i pagamenti (escludendo, ad esempio, la domiciliazione bancaria per il pagamento di tasse come la TARI).

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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