Centrale Unica di Committenza: slitta a gennaio 2015 l'entrata in vigore

Nella Conferenza Stato-città ed autonomie locali di ieri è stata sancita l'intesa sul rinvio dell'entrata in vigore della Centrale Unica di Committenza per i...

11/07/2014
Nella Conferenza Stato-città ed autonomie locali di ieri è stata sancita l'intesa sul rinvio dell'entrata in vigore della Centrale Unica di Committenza per i comuni non capoluogo di provincia prevista dall'art. 9 del decreto-legge n. 66/2014 (convertito dalla legge n. 89/2014). In particolare, l'intesa sancisce il rinvio dell'entrata in vigore della norma all'1 gennaio 2015 per gli acquisti di beni e servizi ed all'1 luglio 2015 per i lavori pubblici.

E' utile ricordare che dall'1 luglio 2014 tutti i Comuni non capoluogo di provincia hanno l'obbligo di procedere all'acquisizione di lavori, beni e servizi nell'ambito delle Unioni dei Comuni, ove esistenti, ovvero costituendo un apposito accordo consortile tra i comuni medesimi e avvalendosi dei competenti uffici anche delle province, ovvero ricorrendo ad un soggetto aggregatore o alle province.

L'1 luglio 2014 è entrato, infatti, in vigore il comma 3-bis dell'articolo 33 del Codice dei contratti, nella versione modificata ed integrata dall'articolo 9, comma 4 del decreto-legge, n. 66/2014 convertito dalla legge n. 89/2014.

Successivamente all'entrata in vigore della nuova norma il presidente dell'ANCI (Associazione nazionale comuni italiani) Piero Fassino aveva inviato, al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Ministro dell'Economia e delle Finanze ed al Ministro per gli Affari Regionali e Autonomie una lettera con la quale chiedeva di risolvere la grave situazione di paralisi sulle attività appaltatrici dei Comuni, a seguito dell'entrata in vigore del divieto per i Comuni non capoluogo di provincia di acquisire lavori, servizi e forniture in assenza di una centrale unica di committenza.

Con l'intesa sottoscritta ieri dal Ministro dell'Interno Angelino Alfano è stato precisato che l'applicazione della norma, senza la necessaria preparazione, pone diverse problematiche quali:
  • i soggetti aggregatori non sono né organizzati, né operativi;
  • Consip e le altre centrali di acquisto non coprono tutte le esigenze degli enti locali;
  • le centrali di acquisto non sono ancora organizzate nei settori dei lavori pubblici;
  • l'area vasta che avrà funzioni anche di centrale di committenza, sarà operativa soltanto dal 1° ottobre 2015;

Sono questi, dunque, i motivi per i quali nasce l'esigenza di un intervento legislativo che posticipi l'entrata in vigore della norma all'1 gennaio 2015 per gli acquisti di beni e servizi ed all'1 luglio 2015 per i lavori pubblici.

Nell'intesa viene, altresì, precisato che l'ANAC dovrà concedere il codice identificativo gara (CIG) ai comuni non capoluogo che dall'1 luglio non hanno potuto ricorrere con le attuali modalità previste, ancora in gran parte da attuare, alle acquisizioni di beni, servizi e forniture e di lavori, a prescindere dalla tipologia e dal valore.

In allegato il testo dell'Intesa.

A cura di Gabriele Bivona

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