Credito alle costruzioni: peggioramento nel I trimestre 2012

Peggiora la situazione nei primi 3 mesi del 2012 del credito alle imprese che operano nel settore delle costruzioni. Lo ha rilevato l'Associazione Nazionale ...

13/07/2012
Peggiora la situazione nei primi 3 mesi del 2012 del credito alle imprese che operano nel settore delle costruzioni. Lo ha rilevato l'Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) che, analizzando i dati di Banca d'Italia sull'andamento del mercato del credito in Italia per il settore delle costruzioni relativo al primo trimestre 2012, ha messo in evidenza un progressivo e consistente calo nell'erogazione di finanziamenti per investimenti in edilizia, sia residenziale che non residenziale.

Entrando nel dettaglio dell'analisi, si evince come dal 2007 il flusso di nuovi mutui erogati per investimenti in edilizia è in costante diminuzione (-38,2% per il residenziale; -44,3% per il non residenziale) e che il dato più allarmante riguarda il 2012 che nel primo trimestre ha già registrato una contrazione del 24,1% per il residenziale e del 41,5% per il non residenziale (rispetto al I trimestre 2011).

Per quanto concerne la distribuzione geografica, i dati dell'ANCE confermano una diminuzione diffusa nelle erogazioni di mutui per investimenti in edilizia residenziale su tutto il territorio nazionale con cali importanti in: Calabria (-60,7%), Sardegna (-55,2%), Basilicata (-52,1%), Friuli Venezia Giulia (-42,3), Trentino Alto Adige (-41,5%), Veneto (-39,6%) e Molise (-37,1%).

Anche l'analisi territoriale dei mutui per investimenti in edilizia non residenziale mostra un irrigidimento dell'offerta di credito nella maggior parte delle regioni italiane. Le regioni che hanno registrato le flessioni più marcate sono state la Campania (-73%), le Marche (-70,8%), il Molise (-65,5%), il Friuli Venezia Giulia (-62,5%), l'Umbria (-61,6%). Nel Lazio e in Lombardia, dove viene erogato circa il 36% dei mutui per investimenti in edilizia non residenziale, i cali registrati nei primi 3 mesi del 2012 sono stati particolarmente importanti, rispettivamente del -16,9% e del -38,1%. Le drammatiche difficoltà di accesso al credito per le imprese emergono anche dalla Relazione Annuale della Banca d'Italia, dove viene confermata la stretta creditizia "...con una notevole riduzione dei prestiti nel comparto delle costruzioni...".

Ma il credit crunch che sta colpendo il comparto edile è doppio: se, da un lato, il credito per intraprendere nuove iniziative di investimento sia nel comparto residenziale che non residenziale è in diminuzione dal 2008, dall'altro, anche i mutui alle famiglie per l'acquisto di case sono in discesa.
Nel primo trimestre del 2012, i finanziamenti per l'acquisto di abitazioni da parte delle famiglie sono calati del 16,1%, dopo il -12% registrato nel 2011.
Complessivamente, dal 2007 al 2011, le erogazioni di mutui per l'acquisto di case sono diminuite del 21,7%.

Il calo ha riguardato la quasi totalità delle regioni italiane, ad eccezione della Campania1 e del Lazio, con cali importanti in Molise (-61,7%), Trentino Alto Adige (-52,3%), Basilicata (-41,7%), Veneto (-40,7%), Emilia Romagna (-38,4%).

A cura di Gabriele Bivona
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