Emergenza Coronavirus: Il Report 18 dicembre della Cabina di regia e gli indici Rt e Rpt nazionale e regionali

Emergenza Coronavirus: ecco la situazione aggiornata per gli indici Rt e Rpt nazionale e regionale

di Redazione tecnica - 19/12/2020

Nella conferenza stampa di ieri è stato presentato il Report Coronavirus Covid-19 della Cabina di regia n. 31 relativo al periodo 7-13 dicembre. Nel Report si evidenzia che l’epidemia in Italia si mantiene grave a causa di un impatto elevato sui servizi assistenziali e con segnali di controtendenza nell’indice di trasmissione rispetto alla settimana precedente nell’intero Paese, con ritorno di tre Regioni a una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2 (Lazio, Lombardia e Veneto). Nella maggior parte delle Regioni/PPAA la trasmissibilità è ancora compatibile con uno scenario tipo 1.

Nel report di ieri viene, anche, osservato che:

  • nella maggior parte delle Regioni/PPAA un impatto elevato della epidemia. Al giorno 15/12/2020, 16 Regioni/PPAA avevano superato almeno una soglia critica in area medica o TI (vs 18 Regioni/PPAA la settimana precedente). Il tasso di occupazione dei posti letto in Terapia Intensiva ed Aree Mediche supera ancora le soglie critica di occupazione a livello nazionale. Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in diminuzione da 3.345 (08/12/2020) a 3.003 (15/12/2020); anche il numero di persone ricoverate in aree mediche è diminuito passando da 30.081 (08/12/2020) a 27.342 (15/12/2020);
  • una diminuzione dell’incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 gg anche se il valore è ancora lontano da livelli che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti. Questo approccio ha mostrato i primi segni di criticità quando il valore a livello nazionale ha superato i 50 casi per 100.000 in sette giorni;
  • l’incidenza in Italia rimane ancora troppo elevata e l’impatto dell’epidemia è ancora sostenuto nella maggior parte del Paese. Tale situazione non permette un allentamento delle misure adottate nelle ultime settimane e richiede addirittura un rafforzamento delle stesse in alcune aree del Paese;
  • nella settimana di monitoraggio si continua ad osservare nella maggior parte delle Regioni/PPAA un rischio Moderato o Alto con solo cinque Regioni/PA a rischio Basso di un'epidemia non controllata e non gestibile. Questo andamento richiede rigore nell’adozione e rispetto delle misure evitando un rilassamento nei comportamenti;

Nel Report è, anche, precisato che è complesso prevedere l’impatto che potrebbe avere il periodo di feste natalizie, tuttavia le aumentate mobilità e interazione interpersonale tipica della socialità di questa stagione potrebbero determinare un aumento rilevante della trasmissione di SARS-CoV-2. Nella situazione descritta, questo comporterebbe un conseguente rapido aumento dei casi a livelli potenzialmente superiori rispetto a quanto osservato a novembre in un contesto in cui l’impatto dell’epidemia sugli operatori sanitari, sui servizi e sulla popolazione è ancora molto elevato. Nel Report è poi confermata:

  • la necessità di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone;
  • la necessità che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile;
  • l’obbligatorietà di adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine;
  • la necessità di rispettare le misure raccomandate dalle autorità sanitarie compresi i provvedimenti quarantenari dei contatti stretti dei casi accertati e di isolamento dei casi stessi.

Mentre al presente articolo alleghiamo la Sintesi nazionale e i Dati indicatori, precisiamo che due sono gli indicatori principali che possono rappresentare in maniera del tutto semplice ed intuitivo l’andamento dell’attuale pandemia: l'indice Rt e l’indice Rpt.

Emergenza Coronavirus: l'indice Rt

L'indice Rt è un valore che rappresenta come varia lo stato di contagiosità in una certa Regione al variare del tempo, che a sua volta dipende da quali misure sono state messe in campo e dalla loro efficacia. L'indice Rt consente di monitorare l'efficacia degli interventi nel corso di un'epidemia e, nello specifico, la soglia indicata per l'allerta, che ad aprile aveva un valore minore o uguale a 1.

Cosa significa?

Che se questo indice è superiore a 1 (come è attualmente in tutte le Regioni), con le misure attualmente vigenti ogni persona si stima ne contagia almeno un'altra. Un elemento non secondario è che il calcolo dell'indice Rt viene effettuato prendendo in considerazione soltanto i casi sintomatici (ospedalizzati o meno) e non gli asintomatici. Questo perché - così come spiega l'Istituto Superiore di Sanità (ISS) - i sintomatici sono casi certi. Ma, com'è ormai chiaro, esiste un numero non precisato di asintomatici che rappresentano potenzialmente un fattore di amplificazione ma che non può essere inserito all'interno di questo indice che, proprio per questo, non può essere l'unico parametro per dare informazioni chiare e corrette sull'andamento dell'epidemia.

Emergenza Coronavirus: l'indice Rt nelle Regioni

La definizione dell'indice Rt per le varie Regioni è predisposta dall'Istituto Superiore di Sanità che la distribuisce settimanalmente ed, in atto, l'ultima rilevazione si riferisce al Report 7 - 13 dic. in cui l'indice Rt nazionale è pari a 0,86 (0,82 - 0,91 - 1,08 - 1,18 - 1.43 -1,72 quelli dei cinque  Report precedenti del 30 nov-6 dic, del 23-29 nov, 16-22 nov, 9-15 nov, 2-8 nov e  del 26 ott-1nov ) mentre quelli Regionali sono i seguenti con la precisazione che è riportato tra parentesi l'indice dei quattro Report precedenti:

  • Abruzzo Rt = 0,80 (0,82 - 0,90 - 1,11 - 1,29 - 1,35 - 1,54)
  • Basilicata Rt = 0,67 (0,66 - 0,86 - 1,22 - 1,54 - 1,63 - 1,99)
  • Calabria Rt = 0,74 (0,76 - 0,94 - 0,94 - 1,09 - 1,30 - 1,60)
  • Campania Rt = 0,63 (0,71 - 0,84 - 0,94 - 1,30 - 1,58 - 1,57)
  • Emilia Romagna Rt = 0,84 (0,88 - 0,99 - 1,11 - 1,20 - 1,40 - 1,63)
  • Friuli Venezia Giulia Rt = 0,78 (0,91 - 1,03 - 1,17 - 1,29 - 1,47 - 1,60)
  • Lazio Rt = 0,95 (0,82 - 0,94 - 0,96 - 0,90 - 1,04 - 1,36)
  • Liguria Rt = 0,74 (0,68 - 0,69 - 0,77 - 0,92 - 1,20 - 1,48)
  • Lombardia Rt = 1,00 (0,85 - 0,97 - 1,24 - 1,25 - 1,61 - 2,08)
  • Marche Rt = 0,88 (0,87 - 0,81 -0,97 - 1,27 - 1,35 - 1,29)
  • Molise Rt = 1,18 (1,48 - 1,37 - 1,12 - 1,05 - 1,32 - 1,88)
  • Piemonte Rt = 0,68 (0,67 - 0,76 - 0,90 - 1,10 - 1,37 -1,97)
  • Puglia Rt = 0,89 (0,87 - 0,92 - 1,06 - 1,24 - 1,45 - 1,57)
  • Sardegna Rt = 0,80 (0,73 - 0,67 - 0,72 - 0,84 - 1,00 - 1,24)
  • Sicilia Rt = 0,73 (0,72 - 0,84 - 1,05 - 1,13 - 1,18 - 1,40)
  • Toscana Rt = 0,70 (0,81 - 1,03 - 1,24 - 1,44 - 1,81 - 1,53)
  • Umbria Rt = 0,75 (0,73 - 0,71 - 0,86 - 1.09 - 1,43 - 1,53)
  • Valle d'Aosta Rt = 0,63 (0,67 - 0,81 - 1.01 - 1,23 - 1,50 - 1,54)
  • Veneto Rt = 1,07 (1,01 - 1,11- 1,23 - 1,23 - 1,29 - 1,56)
  • P.A. Bolzano Rt = 0,75 (0,74 - 0,83 - 1,03 - 1,22 - 1,55 - 1,87)
  • P.A. Trento Rt = 0,97 (0,89 - 0,83 - 0,90 - 1,07 - 1,32 - 1,61)

Considerato che una delle poche bussole cui possiamo riferirci è quella dei numeri, possiamo affermare che, oggi, nell’ultimo Report gli indici Rt sono aumentati in 11 Regioni ed in due Province autonome ( in particolare di 0,01 la Regione Basilicata, di 0,13 la Regione Lazio, di 0,06 la Regione Liguria, di 0,15 la Regione Lombardia, di 0,01 la Regione Marche, di 0,01 la Regione Piemonte, di 0,02 la Regone Puglia, di 0,07 la Regione Sardegna, di 0,01 la Regione Sicilia,  di 0,02 la Regione Umbria, di 0,06 la Regione Veneto, di 0,01 la P.A. Bolzano, di 0,08 la P.A. Trento); è opportuno, poi, osservare come l’indice Rt sia al di sotto di 1 in tutte le regioni con esclusione delle Regioni Lombardia, Molise, Veneto.

Nell’ultima settimana l’indice nazionale è aumentato di 0,04 (0,86-0,82) e le Regioni che hanno avuto decrementi pari o maggiore a quello nazionale sono state soltanto le seguenti cinque: Campania (0,08), Emilia Romagna (0,04), Friuli Venezia Giulia (0,13), Toscana (0,11), Valle d’Aosta (0,04).

Emergenza Coronavirus: l'indice Rpt

L'indice Rpt definisce, invece, la percentuale dei positivi (sintomatici o asintomatici) sul numero di tamponi effettuati e, quindi, dà la possibilità di conoscere, giornalmente, utilizzando i dati prelevati dal bollettino della Protezione Civile, una percentuale che indica, per una data Regione, il numero di positivi riscontrati su cento tamponi effettuati: tanto più alta è questa percentuale, tanto più alta è la possibilità che in una data Regione possano trovarsi individui sintomatici o asintomatici che hanno contratto il Covid-19. Tra l'altro sembra che la la soglia indicata per l'allerta, dovrebbe avere un valore minore a 10.

Emergenza Coronavirus: l'indice Rpt nelle Regioni

Con riferimento ai dati del Bollettino della Protezione Civile diffuso ieri l'indice Rpt nazionale era pari a 10,01 (nelle rilevazioni precedenti dell’11/12, 4/12, 27/11, 20/11, 13/11 e 6/11 era, rispettivamente, 9,83, 11,33, 12,73, 14,64, 16,05 e 16,14) mentre quelli regionali sono i seguenti con la precisazione che è riportato tra parentesi l'indice dei giorni 11/12, 4/12, 27/11, 20/11, 13/11 e 6/11 che coincidono con i giorni in cui sono stati diffusi i cinque precdenti report della Cabina di regia (11/12, 4/12, 27/11, 20/11, 13/11 e 6/11)

  • Veneto Rpt =22,40 (23,82 - 28,54 - 20,26 - 21,72 - 20,43 - 16,48)
  • P.A. Bolzano Rpt =14,12 (11,76 - 14,19 - 17,82 - 22,40 - 25,76 - 24,08)
  • Puglia Rpt =14,06 (16,15 - 14,97 - 18,27 - 14,41 - 15,96 - 12,24)
  • Piemonte Rpt= 12,75 (8,39 - 10,23 - 13,61 - 17,95 - 23,08 - 22,91)
  • Emila-Romagna Rpt =10,41 (6,94 -12,12 - 10,16 - 11,36 - 11,62 - 9,37)
  • Valle d'Aosta Rpt =10,30 (4,25 - 9,22 - 14,13 - 21,80 - 12,41 -17,94)
  • Friuli Venezia Giulia Rpt =9,68 (10,00 - 11,10 - 11,86 - 13,53 - 11,67 - 8,27)
  • Sicilia Rpt =9,01 (10,48 - 13,61 - 14,72 - 16,31 - 16,71 - 14,94)
  • Lazio Rpt =8,93 (8,25 - 7,98 - 9,37 - 9,92 - 10,33 - 9,39)
  • Lombardia Rpt=8,11 (8,94 - 10,72 - 13,17 - 21,83 - 19,11 - 21,41)
  • Molise Rpt =8,01 (6,51 - 11,62 - 7,85 - 9,28 7,55 -9,33)
  • Calabria Rpt =7,92 (6,37 - 11,47 - 14,87 - 16,78 - 10,04 - 9,23)
  • P.A. Trento Rpt =7,67 (5,98 - 6,49 - 6,44 - 7,69 - 4,34 - 7,54)
  • Liguria Rpt =7,62 (7,22 - 7,70 - 10,95 - 13,48 - 16,61 - 19,53)
  • Marche Rpt =7,49 (10,28 - 10,21 - 24,49 - 15,21 - 20,62 - 18,14)
  • Campania Rpt =6,62 (7,43 - 8,81 - 13,11 - 15,28 - 15,99 - 18,86)
  • Sardegna Rpt =6,01 (4,62 - 11,54 - 11,25 - 13,34 - 12,65 - 9.71)
  • Abruzzo Rpt =5,89 (6,32 - 9,62 - 12,16 - 15,17 - 14,32 - 12,88)
  • Basilicata Rpt =5,52 (11,38 - 8,35 - 12,72 - 10,49 - 13,53 -17,04)
  • Umbria Rpt =4,94 (6,21 - 5,01 - 6,60 - 10,64 - 12,05 - 15,80)
  • Toscana Rpt =4,52 (5,39 - 7,61 - 7,41 - 11,97 - 13,45 -16,46)

In pratica, quindi, è possibile affermare come con un indice Rpt nazionale pari a 10,01 si abbia la ragionevole certezza di trovare circa 10 positivi su un campione di 100 soggetti; notiamo, poi, che in tutte le Regioni con esclusione di Veneto, P.A. Bolzano, Puglia, Piemonte, Emilia Romagna e Valle d’Aosta l’indice è inferiore a 10 mentre nelle seguenti 6 regioni l’indice Rpt si è posizionato ieri su una percentuale più alta di quella media nazionale:

  • Veneto Rpt =22,40
  • P.A. Bolzano Rpt =14,12
  • Puglia Rpt =14,06
  • Piemonte Rpt= 12,75
  • Emila-Romagna Rpt =10,41
  • Valle d'Aosta Rpt =10,30

Riportiamo, qui di seguito, il grafico relativo all'indice Rpt della media nazionale con la linea di tendenza mobile a 7 giorni (curva tratteggiata) e non possiamo non notare che la citata media mobile dopo una rapida discesa dal 18 novembre al 6 dicembre sembra essersi stabilizzata sul 10% con modeste variazioni giornaliere; fondata l’impressione che l’indice Rpt potrà posizionarsi in prossimità dell’1-2 per cento in un tempo tecnico che potrebbe essere anche superiore a 2 mesi.

Indice Rpt in Italia

Emergenza Coronavirus: Conclusioni

La situazione sembra, ormai, ben delineata e sembra aver preso una direzione ben definita per i motivi che qui di seguito evidenziamo:

  • la linea di tendenza mobile a 7 giorni nel caso nazionale si è appiattita ed ha assunto un andamento quasi orizzontale dal 10 al 17 novembre mentre dal 18 novembre al 6 dicembre ha iniziato la discesa più o meno accentuata, tornando ad appiattirsi dal 6 dicembre ad oggi su valori prossimi al 10%;
  • la linea di tendenza nelle singole regioni, in parecchi casi non ha un andamento paragonabile a quella nazionale con casi in cui è già evidente l’inizio della discesa.

Da precisare, per ultimo, che le 6 regioni con indice Rpt superiore a quello nazionale sono in atto:

  • in area arancione, la Regione Valle d’Aosta (Rpt=10.30), la  P.A. Bolzano (Rpt=14,12)
  • mentre trovano collocazione in area gialla le Regioni Piemonte (Rpt=12,75), Emilia Romagna (Rpt=10,41), Puglia (Rpt=14,06), Veneto (Rpt=22,40).

Certamente spicca il caso della Regione Veneto che pur avendo un indice Rt=1,07 e un indice Rpt=22,40 si trova in zona gialla.

Da notare, anche, come:

  • la regione Abruzzo che si trova in zona arancione ha un indice Rt=0,80 ed un indice Rpt=5,89;
  • la regione Campania che si trova in zona arancione ha un indice Rt=0,63 ed un indice Rpt=6,62;
  • la regione Toscana che si trova in zona arancione ha un indice Rt=0,70 ed un indice  Rpt =4,52;
  • la regione Valle d’Aosta che si trova in zona arancione ha un indice Rt=0,63 ed un indice Rpt=10,30;
  • la regione Calabria che si trova in zona gialla ha un indice Rt=0,74 ed un indice  Rpt =7,92;
  • la regione Lombardia che si trova in zona gialla ha un indice Rt=1,00 ed un indice  Rpt =8,11;
  • la regione Piemonte che si trova in zona gialla ha un indice Rt=0,68 ed un indice  Rpt =12,75.

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A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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