Emilia Romagna: a due anni dal sisma nuovo sito web sulle donazioni

Incredulità, smarrimento ma anche un sistema già attivo mentre la terra non aveva ancora smesso di tremare. E’ con le parole e il ricordo dell’assessore regi...

27/05/2014
Incredulità, smarrimento ma anche un sistema già attivo mentre la terra non aveva ancora smesso di tremare. E’ con le parole e il ricordo dell’assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo, che si è aperta oggi, nell’aula "Fanti" della Regione Emilia-Romagna a Bologna, la riunione del Comitato istituzionale dedicato all’anniversario dal primo sisma che, il 20 maggio del 2012, scosse e ferì l’Emilia, lasciando un segno indelebile nel cuore della comunità, nel suo tessuto sociale, economico e produttivo.
E in ricordo delle 29 persone morte a causa del terremoto, un minuto di silenzio ha unito il Comitato composto da sindaci, presidenti di Province e rappresentanti delle istituzioni, presieduto dal commissario per la Ricostruzione Vasco Errani e dal capo della Protezione civile, Franco Gabrielli. Un ricordo sottolineato dalle parole di impegno di Errani: "Noi dobbiamo restituire alla nostra comunità la certezza che le sue istituzioni sono all’altezza di quello spirito che ci ha fatto arrivare fin qui e che ci farà compiere la ricostruzione".

Sito sulle donazioni
Una mattinata composta da testimonianze, cifre (vedi scheda di approfondimento a fianco), valutazioni sulla ricostruzione in corso. Ma anche un incontro in cui è stato presentato un nuovo strumento a disposizione dei cittadini, il sito web "www.donazionisisma.it", banca dati che permette a chi abbia donato anche solo un euro giunto sul conto corrente della Regione Emilia-Romagna di sapere quale destinazione abbia avuto la somma versata, a quale progetto di ricostruzione sia stata attribuita, con tutti i dettagli per ciascuna opera finanziata compreso lo stato di avanzamento dei lavori.
Un progetto (vedi scheda di approfondimento a fianco) che permette di tener fede a uno dei princìpi cardine sui quali, ha ribadito il presidente Errani, si è basato l’intero lavoro per la ricostruzione: la trasparenza. Dunque trasparenza e tracciabilità, così come legalità ed equità, ha ribadito Errani, "per un impegno e per un dovere etico e morale nei confronti della nostra comunità" e di chi sia impegnato, ha specificato l’assessore Gazzolo, "per darci fin da subito con la solidarietà una grandissima iniezione di fiducia".
La testimonianza dei sindaci
La seduta è stata arricchita da interventi di sindaci e rappresentanti di amministrazioni comunali di ciascuna delle quattro province colpite dal sisma: Cento (Fe), San Felice (Mo), Rolo (Re) e Crevalcore (Bo). Sindaci e dipendenti comunali che sono stati ringraziati dal commissario Errani per la ricostruzione "sia per il difficile lavoro svolto nell’emergenza" che per quello "di una ricostruzione, in ogni dettaglio discussa, condivisa e partecipata in particolare nella sede propria del Comitato istituzionale".
Legge nazionale sulle calamità
Un’esperienza di cui per Errani "si deve tenere conto nella necessaria elaborazione di una legge nazionale sulle calamità, perché nessuno si deve trovare nelle nostre condizioni, a dover ricominciare tutto da capo". A questo proposito Errani ha evidenziato il ruolo determinante del prefetto Gabrielli ("per essersi assunto le giuste responsabilità nei momenti più difficili"), il quale a propria volta ha detto di concordare "sulla necessità che questo Paese debba dotarsi di un sistema normativo per le emergenze".
I princìpi della ricostruzione
"Non abbiamo nessuna ambizione di lodare il lavoro svolto – ha detto Errani -, anzi affrontiamo con energia i problemi che non mancano e non vengono nascosti: però va reso giustamente conto alla nostra comunità del lavoro svolto. Ed è stato un lavoro compiuto in modo integrato con le Prefetture, con tutte le forze dell’ordine e la Protezione civile, con i volontari provenienti da ogni parte d’Italia. Abbiamo dimostrato che questo è possibile, con le istituzioni al centro di ogni decisione condivisa".
Il futuro della ricostruzione
"I dati – ha continuato il presidente Errani – ci dicono che dobbiamo accelerare ma anche che la macchina funziona. Guardando ciò che è accaduto rivediamo i nostri programmi per le imprese, vediamo che oggi non c’è un’impresa ferma, gli 80 mila studenti che non avevano più una sede e che hanno iniziato regolarmente l’anno scolastico, vediamo le strutture sanitarie riattivate… Certo, c’è ancora tanto da fare e abbiamo dovuto fare i conti con altre calamità che hanno colpito lo stesso territorio, trombe d’aria e inondazioni. Ma alla fine noi vogliamo poter dire di aver ricostruito meglio di prima e senza aver speso un euro in più del previsto, sempre basandoci su irrinunciabili criteri di trasparenza e legalità".
Cittadinanze onorarie a Errani e Gabrielli
Dopo la riunione del Comitato a Bologna, nel pomeriggio Errani e Gabrielli si sono recati nelle zone terremotate. Il Comune di Vigarano Mainarda (Fe), in seduta straordinaria, ha attribuito la cittadinanza onoraria al capo della Protezione civile e consegnato un riconoscimento al presidente della Regione, oltre che ad altri esponenti della struttura commissariale. In seguito è stata inaugurata una palestra costruita con un contributo regionale.
A seguire, Errani e Gabrielli hanno fatto tappa a Mirabello (Fe) dove, in occasione della settimana dedicata al riconoscimento del volontariato di Protezione Civile, in piazza Matteuzzi si è tenuto un incontro con i volontari.
Quindi, il Consiglio comunale di Cento (Fe) in seduta straordinaria ha ospitato una lectio magistralis di Gabrielli e conferito al presidente della Regione Vasco Errani la cittadinanza onoraria.

Fonte: Regione Emilia-Romagna
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