Pagamenti P.A.: I chiarimenti in una circolare della Ragioneria Generale dello Stato

Mentre cresce il rischio di una procedura d’infrazione comunitaria nei confronti dell'Italia a causa dei ritardi dei pagamenti dovuti dalle pubbliche amminis...

26/03/2018

Mentre cresce il rischio di una procedura d’infrazione comunitaria nei confronti dell'Italia a causa dei ritardi dei pagamenti dovuti dalle pubbliche amministrazioni (leggi notizia), arriva la Circolare n. 13 del 21 marzo 2018 sottoscritta dalla Ragioneria generale dello Stato e dal Direttore generale del Ministero delle Finanze ad oggetto “Decreto ministeriale 18 gennaio 2008, n. 40, concernente “Modalità di attuazione dell’articolo 48-bis del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, recante disposizioni in materia di pagamenti da parte delle Pubbliche Amministrazioni” – Chiarimenti aggiuntivi”.

Con la circolare n- 13/2018 vengono diramati chiarimenti aggiuntivi in ordine alla disciplina recata dall’articolo 48-bis del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, nonché dal relativo regolamento di attuazione, adottato con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 18 gennaio 2008, n. 40.

Ciò, principalemnte, a seguito delle modifiche normative introdotte dall’articolo 1, commi da 986 a 989, della legge 27 dicembre 2017, n. 205 sostanzialmente concernenti, da un lato, la riduzione, a decorrere dal 1° marzo 2018, da diecimila euro a cinquemila euro del limite di importo oltre il quale le amministrazioni pubbliche (e le società interamente partecipate dalle stesse) prima di effettuare, a qualunque titolo, un pagamento verificano se il beneficiario è inadempiente all'obbligo di versamento derivante dalla notifica di una o più cartelle di pagamento per un ammontare complessivo pari almeno a tale importo, e, dall’altro lato, l’estensione da trenta a sessanta giorni del periodo nel quale il soggetto pubblico non procede al pagamento delle somme dovute al beneficiario, risultato inadempiente, fino alla concorrenza dell'ammontare del debito comunicato dall’agente della riscossione.

Nei tredici paragrafi in cui si articola, la circolare, oltre a dar conto dell’aggiornamento del quadro normativo di settore, approfondisce l’analisi dell’ambito soggettivo di riferimento ed esamina una serie di profili critici della disciplina in discorso (afferenti, ad esempio, alla scissione dei pagamenti, all’inadempienza contributiva, alla cessione del credito, ecc.), onde offrire in merito soluzioni interpretative.

Infine, sono state aggiornate le indicazioni riguardanti il trattamento delle irregolarità, mediante, in particolare, la rinnovazione dell’accluso modello denominato Allegato A, che sostituisce quello unito alla precedente circolare 23 settembre 2011, n. 27/RGS. I paragrafi in cui si articola il provvedimento sono i seguenti:

  1. Principali riferimenti normativi e documenti di prassi
  2. Ambito soggettivo
  3. Scissione dei pagamenti
  4. Pagamento e giudizio di ottemperanza
  5. Pagamento agli eredi del beneficiario originario
  6. Mandato con rappresentanza e procura all’incasso
  7. Verifica ex articolo 48-bis del D.P.R. n. 600/1973 e inadempienza contributiva
  8. Cessione del credito
  9. Verifica ex articolo 48-bis del D.P.R. n. 600/1973 e fermo amministrativo
  10. Aggiornamenti sul tracciato delle irregolarità
  11. Pagamento dei tributi a favore di società di capitali
  12. Frazionamento dei pagamenti
  13. Considerazioni conclusive.

La circolare contiene, poi, l’Allegato A in formato .docx relativo al modello da utilizzare per la “Richiesta di verifica successiva a seguito dell’inosservanza dell’obbligo posto dall’art. 48-bis del DPR n. 602/1973”.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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