Polizze per la copertura delle calamità naturali: il Governo punta sulle detrazioni

Il 16 maggio 2012, sulla Gazzetta Ufficiale n. 113 è stato pubblicato il Decreto Legge 15 maggio 2012, n. 59 recante "Disposizioni urgenti per il riordino de...

30/05/2012
Il 16 maggio 2012, sulla Gazzetta Ufficiale n. 113 è stato pubblicato il Decreto Legge 15 maggio 2012, n. 59 recante "Disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile" che all'art. 2, rubricato Coperture assicurative su base volontaria contro i rischi di danni derivanti da calamità naturali, con una formulazione in verità molto generica, prevede l'avvio di un regime assicurativo per la copertura dei rischi derivanti da calamità naturali sui fabbricati, a qualunque uso destinati e la possibile estensione delle polizze assicurative contro qualsiasi tipo di danno a fabbricati di proprietà di privati anche ai rischi derivanti da calamità naturali.

In sostanza, il Governo scaricando le proprie responsabilità sui danni derivanti da calamità naturali e quindi anche da terremoti, offre la possibilità ai privati di stipulare una polizza assicurativa privata per la copertura dei rischi.

Dopo le brusche reazioni iniziali, amplificate dal dramma che stanno vivendo le regioni del nord colpite da un susseguirsi di terremoti (solo negli ultimi tre giorni: 147 di magnitudo inferiore a 3, 37 di magnitudo compresa tra 3 e 4, 8 di magnitudo compresa tra 4 e 5, 3 di magnitudo superiore a 5), il Governo, in attesa di pubblicare il regolamento attuativo che stabilirà i termini per l'avvio del regime assicurativo, ha fatto intendere che verrà mantenuto un contributo pubblico a parziale copertura dei danni causati al patrimonio abitativo e che verrà attivato lo strumento delle detrazioni fiscali per favorire la diffusione delle polizze assicurative.

Durante il Convegno L'assicurazione delle catastrofi ambientali organizzato lo scorso 28 maggio dalla Fondazione Cesifin in collaborazione con la sezione Toscana di AIDA, il sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico con delega sulle assicurazioni, Claudio De Vincenti, è intervenuto facendo intendere che lo Stato manterrà un contributo parziale a copertura dei danni, ma il cittadino dovrà provvedere alla stipula dell'assicurazione anche in previsione dello strumento delle detrazioni fiscali che, collegato all'IMU, potrà servire per rendere il pagamento indolore. De Vincenti ha sottolineato come ancora non sia stata presa alcuna decisione definitiva ma che, comunque, attualmente lo Stato ha rimborsato in media 3,5 miliardi di euro nell'ultimo decennio per danni causati da calamità naturali "ma lo Stato siamo noi, sono le tasse pagate dai cittadini, anche quelli che non possiedono un'abitazione".

Certo, quando si parla di rimborsi ai cittadini, le braccia di chi amministra si accorciano repentinamente, mentre in caso di rimborsi alla politica si fa un continuo parlare senza raggiungere mai il dunque...

Alleghiamo il comunicato dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia del 29 maggio 2012 ore 16.00 con il quale fornisce un aggiornamento in merito al terremoto che ha colpito la Pianura Padana-Emiliana.
© Riproduzione riservata

Documenti Allegati