Prevenzione sismica e Sismabonus: il 20 ottobre 2019 Architetti e Ingegneri in piazza per il cittadino

L'Italia è tra i Paesi con il maggiore rischio sismico del Mediterraneo, non tanto (o non solo) per l'elevato grado di pericolosità quanto per l'alta vulnera...

04/10/2019

L'Italia è tra i Paesi con il maggiore rischio sismico del Mediterraneo, non tanto (o non solo) per l'elevato grado di pericolosità quanto per l'alta vulnerabilità di un patrimonio edilizio fragile, il cui 75% circa delle strutture è stato costruito in assenza di normative antisismiche e una buona percentuale in assenza di una qualsivoglia normativa tecnica.

Considerata l'imprevedibilità dei terremoti che, essendo fenomeni naturali, non possono essere controllati, negli ultimi anni (a seguito delle disgrazie del centro Italia), si sta provando a ridurre la vulnerabilità del patrimonio immobiliare. In questa direzione, il Decreto-Legge 4 giugno 2013, n. 63 ha introdotto in Italia il cosiddetto "Sismabonus" che prevede delle detrazioni fiscali per chi adotta misure antisismiche. In particolare, a seconda del risultato ottenuto con l’esecuzione dei lavori, della zona sismica in cui si trova l’immobile e della tipologia di edificio, è prevista la detrazione delle spese sostenute tra l'1 gennaio 2017 e il 31 dicembre 2021, con percentuali di detrazione che possono arrivare fino all’85% (ripartite in 5 quote annuali di pari importo). Inoltre, con l’entrata in vigore del decreto legge n. 34/2019 (articolo 10, comma 2), per gli interventi di adozione di misure antisismiche è stata prevista la possibilità di optare, invece che per la detrazione, per un contributo di pari ammontare sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi.

Ma il problema principale è che i privati cittadini, proprietari degli immobili e committenti dei lavori di ristrutturazione edilizia e fruitori della detrazione, non sono stati messi nelle condizione di conoscere questa misura. A tal scopo, i Consigli Nazionali di Architetti e Ingegneri (CNI e CNAPPC) unitamente a Fondazione Inarcassa hanno istituito la "Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica", giunta quest'anno alla sua seconda edizione.

Il 20 ottobre 2019 migliaia di Architetti ed Ingegneri esperti in rischio sismico presidieranno le principali piazze italiane e saranno a disposizione dei cittadini per spiegare, in modo semplice e chiaro, cosa significhi rischio sismico, quali sono le variabili che possono incidere sulla sicurezza di un edificio e le agevolazioni finanziarie (Sismabonus ed Ecobonus) a disposizione per migliorare la sicurezza della propria abitazione a spese quasi zero.

L'obiettivo finale è accrescere la cultura della prevenzione sismica e promuovere l’adesione dei cittadini al programma di prevenzione attiva "Diamoci una Scossa!" che nel successivo mese di novembre vedrà Architetti ed Ingegneri svolgere visite tecniche informative presso le abitazioni per una prima valutazione sommaria dello stato di sicurezza degli edifici. Non solo, dunque, una campagna informativa, ma un’iniziativa che consentirà di conoscere lo stato di salute della propria abitazione attraverso visite tecniche da parte di Architetti e Ingegneri esperti in rischio sismico.

Come partecipare

A partire dal 20 ottobre, il Cittadino potrà richiedere una visita tecnica informativa inserendo, in un form disponibile nell’apposita pagina, pochi dati personali e dell’abitazione (anagrafica, toponomastica, tipologia costruttiva, destinazione d’uso) e indicando le proprie disponibilità in termini di giorni e orari per la visita. Una volta acquisite le informazioni, la piattaforma informatica verificherà le disponibilità dei professionisti nell’area ed assegnerà l’attività ad un Professionista. Successivamente verrà inviato un sms ed una e-mail con indicato il nominativo del Professionista che effettuerà la visita. Entro dieci giorni dalla richiesta, il Professionista contatterà il richiedente telefonicamente per concordare giorno e modalità della visita.

Chi può richiedere la visita?

Possono richiedere una visita tecnica informativa:

  • il Proprietario dell’immobile
  • l’Affittuario
  • l’Amministratore di condominio
  • un Mandatario di condomini o un Titolare di diritto (usufrutto, uso, etc.).

Laddove nell’edificio siano presenti più unità abitative la richiesta può pervenire da uno solo degli aventi diritto. Nel caso in cui il numero di unità abitative dell’edificio sia superiore a nove la richiesta può essere fatta solo dall’Amministratore di condominio.

Chiedere la visita non costa nulla

Le visite tecniche informative non hanno alcun costo a carico del Cittadino. La Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica è infatti un’iniziativa sociale e le attività svolte dal Professionista sono di natura informativa. In fase di compilazione della richiesta di visita tecnica informativa dovrà obbligatoriamente:

  • Autorizzare al trattamento dei dati secondo l’attuale normativa sulla Privacy
  • Autorizzare al trattamento dei dati a fini statistici in forma anonima all’esito della visita
  • Dichiarare di aver compreso i limiti di responsabilità del Professionista derivanti dalla mera visita tecnica informativa.

Chi svolge la visita

Le visite saranno svolte esclusivamente da Architetti e Ingegneri esperti in materia di rischio sismico che partecipano volontariamente all’iniziativa, senza alcun costo per il Cittadino. Il Professionista che svolgerà la visita sarà comunicato per tempo al Cittadino via sms ed e-mail nei giorni antecedenti la visita.

Come si svolge la visita

Nel corso della visita il Professionista raccoglierà ulteriori dati inerenti l’immobile utili per una rilevazione statistica, per poi fornire al Cittadino, a conclusione della stessa, un Vademecum contenente informazioni sui fattori di rischio (es. zona di edificazione, anno di costruzione, tipologia di edificio, etc.) che incidono sul grado di sicurezza della sua abitazione e sulle agevolazioni oggi a disposizione per migliorarla con detrazioni fiscali fino al 85% delle spese sostenute.

© Riproduzione riservata