Programmi straordinari di manutenzione della rete viaria: in Gazzetta 1.620 milioni di finanziamenti

Sono stati stanziati 1.620 milioni di euro (120 milioni per l'anno 2018 e 300 milioni per ciascuno degli anni dal 2019 al 2023) per il finanziamento degli in...

04/05/2018

Sono stati stanziati 1.620 milioni di euro (120 milioni per l'anno 2018 e 300 milioni per ciascuno degli anni dal 2019 al 2023) per il finanziamento degli interventi di manutenzione straordinaria della rete viaria di province e di città metropolitane delle Regioni a Statuto ordinario e delle Regioni Sardegna e Sicilia.

È stato, infatti, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 100 del 2 maggio 2018 il Decreto Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti 16 febbraio 2018 recante "Finanziamento degli interventi relativi a programmi straordinari di manutenzione della rete viaria di province e città metropolitane".

Lo stanziamento di 1.620 milioni di euro è ripartito tra le province e le città metropolitane sulla base dei parametri descritti nella nota metodologica di cui all'allegato 1 al decreto, applicati ai seguenti criteri:
a) consistenza della rete viaria;
b) tasso di incidentalità;
c) vulnerabilità rispetto a fenomeni di dissesto idrogeologico.

Per il calcolo del piano di riparto, a ciascun criterio sono attribuiti i seguenti pesi di ponderazione:

a) consistenza della rete viaria, peso del 78%, articolato nei seguenti parametri:

  • estensione chilometrica della intera rete stradale provinciale e della quota parte ricadente in zona montana, peso del 50%;
  • numero di veicoli circolanti per provincia, peso del 28%;

b) incidentalità, peso del 10%, articolato secondo i seguenti parametri:

  • numerosità degli incidenti per km di rete stradale;
  • numerosità dei morti per km di rete stradale;
  • numerosità dei feriti per km di rete stradale;

c) vulnerabilità per fenomeni di dissesto idrogeologico, peso del 12%, articolato nei seguenti parametri:

  • popolazione a rischio residente in aree a pericolosità da frana su base provinciale, peso del 6%;
  • popolazione a rischio residente in aree a pericolosità idraulica su base provinciale, peso del 6%.

Lo stanziamento di 1.620 milioni di euro può essere utilizzato per:

  • la progettazione, la direzione lavori, il collaudo, i controlli in corso di esecuzione e finali, nonché le altre spese tecniche necessarie per la realizzazione purché coerenti con i contenuti e le finalità della legge e del presente decreto comprese le spese per l'effettuazione di rilievi concernenti le caratteristiche geometriche fondamentali, lo stato/condizioni dell'infrastruttura, gli studi e rilevazioni di traffico, il livello di incidentalità, l'esposizione al rischio idrogeologico;
  • la realizzazione degli interventi di manutenzione straordinaria e di adeguamento normativo delle diverse componenti dell'infrastruttura incluse le pavimentazioni, i ponti, i viadotti, i manufatti, le gallerie, i dispositivi di ritenuta, i sistemi di smaltimento acque, la segnaletica, l'illuminazione, le opere per la stabilità dei pendii di interesse della rete stradale, i sistemi di info-mobilità, le installazione di sensoristica di controllo dello stato dell'infrastruttura;
  • la realizzazione di interventi di miglioramento delle condizioni di sicurezza dell'infrastruttura esistente in termini di caratteristiche costruttive della piattaforma veicolare, ciclabile e pedonale, della segnaletica verticale e orizzontale, dei manufatti e dei dispositivi di sicurezza passiva installati nonché delle opere d'arte per garantire la sicurezza degli utenti;
  • la realizzazione di interventi di ambito stradale che prevedono:
    • la realizzazione di percorsi per la tutela delle utenze deboli;
    • il miglioramento delle condizioni per la salvaguardia della pubblica incolumità;
    • la riduzione dell'inquinamento ambientale;
    • la riduzione del rischio da trasporto merci inclusi i trasporti eccezionali;
    • la riduzione dell'esposizione al rischio idrogeologico;
    • l'incremento della durabilità per la riduzione dei costi di manutenzione.

Lo stanziamento di 1.620 milioni di euro non è utilizzabile per realizzare nuove tratte di infrastrutture o interventi non di ambito stradale.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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