#Scuoleinnovative: I ritardi non possono essere attribuiti al Consiglio Nazionale Architetti PPC

“Nessun ritardo riguardo alle procedure per il concorso di idee per la realizzazione di 52 scuole innovative, bandito la scorsa primavera dal Miur, può esser...

10/02/2017

Nessun ritardo riguardo alle procedure per il concorso di idee per la realizzazione di 52 scuole innovative, bandito la scorsa primavera dal Miur, può essere addebitato, così come ventilato, al Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori per criticità di carattere tecnico nell'individuazione della nomina della Commissione giudicatrice. Né, peraltro, corrisponde al vero che non vi siano stati ritardi da parte dello stesso Ministero”.
Questo il senso di una lettera inviata dal Presidente degli architetti italiani, Giuseppe Cappochin, al Ministro dell'Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli.
Nella lettera si sottolinea che il concorso è stato, invece, oggetto - da parte dello stesso Ministero - di una prima comunicazione di proroga dei termini in data 5 agosto 2016; di una seconda comunicazione di proroga il successivo 8 settembre 2016; di una terza, lo scorso 7 novembre 2016, stabilendo, in particolare con quest'ultima comunicazione, un rinvio della procedura a data da destinarsi.
Per quanto riguarda la richiesta al Consiglio Nazionale di fornire i nominativi per la costituzione della Commissione - alla quale il Consiglio ha adempiuto nei tempi previsti - va precisato che essa è stata avanzata il 6 dicembre 2016 senza peraltro specificare che sarebbe stato necessario l'invio dei curricula dei nominativi indicati. Richiesta, quest’ultima, solo del successivo 25 gennaio 2017 ed alla quale il Consiglio Nazionale ha subito provveduto a rispondere.
Il Consiglio Nazionale degli Architetti - viene ribadito nella lettera - non può quindi essere in alcun modo considerato la causa di ritardi nella procedure tenuto anche conto che il Ministero si è posto la questione di dover individuare una Commissione giudicatrice solo il 6 dicembre 2016, ovvero un mese dopo la comunicazione ufficiale che la procedura era stata rinviata a data da destinarsi, e non già il 5 agosto 2016, quando, nonostante la prima proroga, era comunque già possibile iniziare a richiedere dei nominativi per poi decidere, in un secondo momento, la composizione della Commissione.
Spiace comunque - sottolinea Cappochin - che in questa vicenda vi siano stati fraintendimenti ed incomprensioni. Va, infatti ricordato, che gli architetti italiani hanno considerato positivamente sin dal suo lancio l’iniziativa #Scuoleinnovative, ritenendola un’opportunità per realizzare una nuova generazione di scuole belle oltre che funzionali e innovative, ma soprattutto una delle più importanti tra le azioni di promozione del concorso di architettura, unica garanzia per realizzare interventi di qualità.
Proprio per questi motivi - conclude - non possiamo che augurarci, dunque, una futura positiva collaborazione con il Miur che consenta di raggiungere gli stessi positivi risultati che, a tutto ed esclusivo vantaggio della comunità nazionale, sono stai ottenuti, ad esempio, con la Direzione Generale Periferie Urbane del MiBACT. Direzione che, insieme al Consiglio Nazionale degli Architetti - va ricordato - ha bandito, lo scorso settembre, un concorso per la riqualificazione di dieci aree periferiche del nostro Paese che è giunto a compimento in soli due mesi a testimonianza della concreta possibilità di svolgere concorsi in tempi brevi grazie anche all’utilizzo delle procedure telematiche, garanzia, oltretutto, di trasparenza e terzietà”.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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