Toscana: ricorso del governo sulla legge urbanistica

“Non intendiamo affatto limitare la libera concorrenza”. E' questa la prima reazione del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, all'impugnativa da p...

30/12/2014
“Non intendiamo affatto limitare la libera concorrenza”. E' questa la prima reazione del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, all'impugnativa da parte del governo della nuova legge regionale sul governo del territorio. Secondo quanto si è appreso sarebbero gli articoli 25, 26, 27, 207 e 208 a presentare, secondo l'esecutivo nazionale, profili di incostituzionalità.

I primi tre articoli riguardano le previsioni urbanistiche in materia di medie e grandi strutture di vendita che riprodurrebbero meccanismi di tutela degli esercizi di vicinato e quindi costituirebbero un ostacolo alla libera concorrenza. "Su questo punto – precisa Rossi – la nostra posizione è nota: non intendiamo affatto limitare la concorrenza ma piuttosto, attraverso motivazioni urbanistiche, favorire una presenza razionale del commercio sul territorio, tale da evitare squilibri ambientali e impatti insostenibili sul piano delle infrastrutture. D'altra parte lo stesso Osservatorio nazionale sui prezzi ha indicato la Toscana come la regione dove, proprio grazie a questa politica, si sono prodotti i maggiori vantaggi per i consumatori".

"Rispetto poi agli articoli 207 e 208, pare – prosegue - che la critica riguardi la previsione di sanzioni per alcune tipologie di abuso antecedenti il 1967 che, a giudizio del governo, dovrebbero essere sempre demoliti, mentre per la norma regionale a dover essere abbattuti sono solo quelli per cui il Comune ravvisa un evidente contrasto con l'interesse pubblico. Si tratta in tutta evidenza - continua il presidente - di due questioni di dettaglio che non inficiano la nostra legge urbanistica: la più rivoluzionaria che si stata fatta in Italia, stabilendo il consumo zero del territorio per nuove edificazioni".

Rispetto poi ad alcune critiche avanzate da parte di esponenti dell'opposizione, il presidente ribadisce che il legame del ricorso annunciato dal governo con il "piano del paesaggio è logicamente indimostrabile e di nessun rilievo, frutto solo della strumentalizzazione politica che si è voluta fare di questa importante delibera della legge regionale sulla quale si è avuta, dopo un intenso lavoro di confronto, piena convergenza con il mondo agricolo".

"Non appena prenderemo visione del testo completo dei rilievi di costituzionalità alla nostra legge urbanistica, annunciato per il 12 gennaio, chiariremo meglio – conclude Rossi - la nostra posizione sugli articoli oggetto di osservazione".

a cura di www.regione.toscana.it
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