ASMEL: la burocrazia ritarda i progetti PNRR dei Comuni

L'Associazione chiede meno centralismo e più autonomia per gli Enti Locali, insieme alla semplificazione delle procedure

di Redazione tecnica - 05/04/2023

Il totale dei progetti con risorse a valere sul PNRR presentati dai Comuni ammonta a 80 miliardi di euro e il Governo ne ha assegnati solo 40. A sostenerlo è ASMEL, l’Associazione per la Sussidiarietà e la Modernizzazione che rappresenta 4.100 Enti Locali in tutt’Italia, evidenziando come la mancata attuazione non è quindi colpa degli Enti Locali.

Ritardo attuazione PNRR, ASMEL: la colpa non è dei Comuni

L’Associazione richiama un’indagine SVIMEZ, dalla quale si evince che il 40% dei Comuni trova le procedure PNRR troppo complesse, cosa che ha costretto gli Enti Locali a ricorrere a consulenze esterne. Spiega il presidente ASMEL, Giovanni Caggiano: “Il 70% dei Comuni italiani ha meno di 5.000 abitanti e organici ridotti al lumicino da un dissennato blocco delle assunzioni trascinatosi per troppo tempo. Il fatto che solo il 40% dichiari di aver bisogno di consulenze esterne non solo dimostra che quasi la metà riesce a fare da solo, ma anche che gli altri non si perdono d’animo e attraverso consulenze esterne riesce a sopperire". Proprio per questo viene messo a disposizione degli associati il Centro di competenza PNRR, che eroga assistenza gratuita ai Comuni in tutte le fasi, dalla progettazione all’accesso ai finanziamenti, dalla gestione della gara a quella della fase contrattuale, del collaudo e della rendicontazione.

L'indagine sui ritardi nell'attuazione del PNRR

La questione PNRR è stato lo spunto per un sondaggio: la recente rilevazione condotta da Noto Sondaggi ha messo in evidenza che l’88% dei Sindaci ritiene che i ritardi del PNRR derivino da eccessivo centralismo nella gestione dei Fondi. La percentuale sale al 92% tra quanti ritengono necessario alleggerire l’iter procedurale che impone ai Comuni vincoli e controlli fino a cinque volte maggiori di quelli in capo delle amministrazioni centrali. Non manca un riferimento ad ANAC, che recentemente ha espresso un giudizio controverso sulle amministrazioni: secondo i dati del sondaggio, l’80% dei Sindaci ritiene gli interventi dell’Autorità come un freno all’efficienza della spesa; l’81% la vede come “una sorta di agenzia preposta all’aumento delle complicazioni”.

Sui risultati del sondaggio è intervenuto anche il segretario generale ASMEL, Francesco Pinto: “Viene sfatato il mito di ritardi nel PNRR causati dai Comuni, i quali, al contrario, sono più virtuosi e più orientati ai risultati, perché generalmente sottoposti a un controllo sociale più stretto. Sopperiscono alla carenza di risorse e di personale, attraverso la sussidiarietà e l’ampio coinvolgimento della cittadinanza. Non chiedono soldi, ma soprattutto, semplificazione e superamento della pretesa di imporre regole gestionali uguali per tutti i Comuni grandi e piccoli. Per il PNRR - conclude - si potrebbe potenziare il ricorso al modello spagnolo, che affida plafond di spesa ai Comuni, lasciandoli liberi di scegliere le modalità di impiego".

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