Bolletta elettrica +40%: aumento a fine 2021

Il Ministro della Transizione Ecologica Cingolani spiega il perché dell’impennata dei prezzi della bolletta elettrica

di Redazione tecnica - 16/09/2021

Brutte sorprese per le famiglie italiane nell’ultimo trimestre del 2021: il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha dichiarato che, dopo l’incremento del 20% avvenuto lo scorso trimestre, è atteso un ulteriore aumento del 40% della bolletta elettrica entro fine anno.

Diverse le motivazioni di questo notevole cambiamento nel costo, ed è stato lo stesso ministero della Transizione Ecologica a spiegarle.

Aumento dei costi di materie prime ed emissioni

Sul banco degli imputati, il costo delle materie prime come il gas e delle emissioni di CO2, notevolmente aumentati. Da qui l’effetto domino: «I dati tendenziali sugli aumenti dei costi dell’energia sono noti e monitorati da tempo dagli addetti ai lavori: le variazioni delle bollette sono stabilite ogni trimestre dall’autorità per l’energia sulla base del costo delle materie prime come il gas e dal costo della CO2», sottolinea Cingolani.

Il ministro ha anche evidenziato l’impegno del governo «per la mitigazione dei costi delle bollette dovuti a queste congiunture internazionali e per fare in modo che la transizione verso le energie più sostenibili sia rapida e non penalizzi le famiglie».

Le motivazioni dei rincari

Diverse le cause dell’aumento dei prezzi, un trend costante da mesi:

  • l'aumento delle quotazioni delle materie prime energetiche e soprattutto del gas naturale che l’Europa deve importare dipende dall'estero. La ripartenza post lockdown ha fatto naturalmente aumentare la domanda di energia, mentre produzione e trasporti annaspano.
  • i prezzi elevati dei permessi per l’emissione di CO2: le aziende che producono anidride carbonica devono infatti pagare e, con l’obiettivo di disincentivare le emissioni, questo prezzo aumenta comunque gradualmente.

Le conseguenze di tutto questo sono nelle nostre tasche: i produttori abbandonano il carbone e preferiscono il gas, così come le centrali termoelettriche. E se per produrre luce si usa il gas, l’aumento della bolletta elettrica purtroppo è inevitabile.

Aumento prezzo carburanti

Oltre al gas, anche il prezzo del petrolio è aumentato, determinando una continua ascesa anche del prezzo dei carburanti. Le rilevazioni della scorsa settimana del MISE segnalano un +18,4% rispetto al 2020: la benzina verde costa 1,655 euro al litro e il gasolio supera la quota 1,504 euro al litro.

La previsione? Gli automobilisti italiani in un anno sborseranno circa 308 euro in più a famiglia per fare rifornimento, per una vera e propria stangata pari complessivamente a circa 8 miliardi di euro.

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