Bonus 75% barriere architettoniche: tutti gli emendamenti al D.L. n. 212/2023

Molte proposte di emendamento al ddl di conversione del D.L. n. 212/2023 prevedono una modifica all’attuale disciplina prevista per il bonus 75% barriere architettoniche

di Redazione tecnica - 29/01/2024

Mentre la partita sulla proroga per il superbonus 110% sembra ormai essere terminata, diversa potrebbe essere la sorte del bonus 75% previsto dall’art. 119-ter del D.L. n. 34/2020 (Decreto Rilancio) per l’abbattimento delle barriere architettoniche (ma le speranze anche in questo caso sono assai residue).

Bonus 75% barriere architettoniche: la disciplina post Decreto Legge n. 212/2023

Una detrazione che il Decreto Legge n. 212/2023 (Decreto Superbonus) ha completamente stravolto ma sulla quale resta la speranza di un “ravvedimento del Parlamento” nel percorso di conversione che dovrà inevitabilmente arrivare entro il 27 febbraio 2024.

In questo percorso, gli ostacoli sono rappresentati dalle forze di maggioranza sempre più attente ai conti dello Stato e meno alle problematiche di chi questi bonus li aveva utilizzati e su cui aveva investito (si pensi al comparto dei serramenti che aveva modificato la produzione per far fronte ai requisiti richiesti dalla normativa tecnica per gli infissi).

Mentre sul finire del 2023 operatori e contribuenti si sarebbero aspettati un intervento del Governo volto a risolvere le problematiche connesse al blocco della cessione del credito, con il Decreto-Legge del 29 dicembre 2023, n. 212, in appena 3 articoli, la montagna ha partorito un topolino, se guardiamo al superbonus, e un vero e proprio mostro, se consideriamo le nuove modifiche (il Governo Meloni non aveva detto che non avrebbe più modificato le norme in corsa?) al bonus 75% per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Su questo bonus (sul quale sono state registrate parecchie storture) il Governo ha deciso di intervenire:

  • limitando l’ambito oggettivo di utilizzo alle sole barriere verticali (scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici);
  • disponendo espressamente una apposita asseverazione rilasciata da tecnici abilitati per il rispetto dei requisiti previsti dal regolamento di cui al decreto del Ministro dei lavori pubblici 14 giugno 1989, n. 236;
  • limitando fortemente l’ambito soggettivo e oggettivo di utilizzo delle opzioni alternative (sconto in fattura e cessione del credito) che erano rimaste a seguito del Decreto-Legge 16 febbraio 2023, n. 11 (Decreto Cessioni), convertito con modificazioni dalla Legge 11 aprile 2023, n. 38.
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