Chiusura dehors: è sempre una nuova costruzione?

La Cassazione entra nel merito del concetto di tamponatura e di chiusura di una veranda all’aperto

di Redazione tecnica - 06/10/2021

La chiusura di un dehors o di una veranda mediante tamponatura delle parti laterali si configura sempre come nuova costruzione per cui è necessario un titolo edilizio abilitativo? Oppure esistono dei casi in cui è utilizzabile solo una SCIA? Sul merito si è espressa la Corte di Cassazione, che con la sentenza n. 35804/2021 ha annullato la condanna per inosservanza delle norme, prescrizioni e modalità esecutive previste dall’art. 44 comma 1, lettera a) del DPR n. 380/2001.

Dehors con tende in pvc: basta una SCIA?

In particolare, il ricorrente aveva presentato una SCIA per l’apposizione al proprio dehor di tende verticali completamente trasparenti da utilizzare in caso di maltempo, e di non avere ricevuto in merito alcuna segnalazione di criticità da parte dell'amministrazione comunale, perché tali tendaggi non si discostavano dai criteri prescritti per i dehors non chiusi ma aperti e utili a proteggere solamente in caso di intemperie, in conformità al Regolamento comunale

Speciale Testo Unico Edilizia

Le tamponature laterali creano una nuova volumetria

L'Ufficio tecnico comunale aveva quindi contestato la non conformità della struttura alla normativa, perché non erano ammesse tamponature in materiale diverso dal vetro trattandosi di dehor chiuso. 

Anche il primo Giudice ha considerato gli elementi plastici, scorrevoli su guide in alluminio, come veri e propri tamponamenti su tre lati configurando la chiusura del dehor, caratterizzato da copertura continua ed integrale dell'area. Non solo: sempre secondo il Tribunale, la realizzazione di una struttura del genere avrebbe richiesto un atto di assenso come nuova costruzione, trattandosi di nuova volumetria suscettibile di autonoma utilizzazione e non un semplice spazio esterno attrezzato con arredi. 

Cassazione: le tende in pvc di un dehor non configurano una nuova costruzione

Diverso invece il parere degli ermellini, per i quali non c’è nessuna connotazione rilevante dal punto di vista penale nell’utilizzo delle tende avvolgibili in pvc, sebbene la questione del vetro potrebbe attenere a due aspetti:

  • decoro urbano;
  • sicurezza delle persone.

Secondo la Cassazione, l'esclusivo utilizzo del vetro nulla aggiunge al decoro urbano e nemmeno al corretto sviluppo edilizio, anzi contribuisce ad accrescere “l'impressione di non facile reversibilità di una struttura che, in definitiva, è destinata a fruire dello spazio pubblico e tra l'altro aumentando i pericoli per la pubblica incolumità, in ipotesi di rottura dell'elemento".

Per cui il dehors chiuso con tende avvolgibili in pvc trasparente non è una struttura sottoposta a tamponature laterali, rimane una struttura aperta e non configura una nuova costruzione che necessita di titolo abilitativo come il permesso di costruire.

 

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