Comunicazione sconto e cessione del credito: stop alla remissione in bonis

Confermato lo stop alla remissione in bonis per la comunicazione all’Agenzia delle Entrate dell’utilizzo dello sconto in fattura e la cessione del credito

di Redazione tecnica - 30/03/2024

Occhio alla data del 4 aprile 2024 perché superata questa non ci sarà più alcuna possibilità di rimediare per comunicare all’Agenzia delle Entrare l’esercizio delle opzioni alternative alla detrazione diretta (sconto in fattura e cessione del credito) per le spese sostenute nel 2023, nonché alle rate residue non fruite delle detrazioni riguardanti i costi sopportati nel 2020, 2021 e 2022, relative a interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica.

Stop alla remissione in bonis

Questo ultimo giorno, recentemente prorogato con provvedimento del direttore dell’Agenzia del 21 febbraio 2024, prot. n. 53159, riguarda le comunicazioni per l’esercizio delle opzioni alternative relative:

  • agli interventi eseguiti sulle unità immobiliari;
  • agli interventi eseguiti su parti comuni degli edifici.

Fino allo scorso anno, grazie all’istituto della remissione in bonis, è stato possibile comunicare tardivamente (entro il 30 novembre) l’utilizzo dello sconto in fattura o della cessione dei crediti fiscali derivanti da interventi Superbonus e di ristrutturazione edilizia.

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legge 29 marzo 2024, n. 39, il Governo ha deciso di non concedere più tempo per l’invio di questa comunicazione e ha previsto che le disposizioni di cui all’articolo 2, comma 1, del decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 aprile 2012, n. 44 (la remissione in bonis), non si applicano in relazione all’obbligo di comunicazione all’Agenzia delle entrate dell’esercizio delle opzioni di cui all’articolo 121, comma 1, lettere a) e b) del Decreto Rilancio, ivi incluse quelle relative alle cessioni delle rate residue non fruite delle detrazioni riferite alle spese sostenute negli anni precedenti.

Confermato, anche, che al fine di acquisire tempestivamente le informazioni necessarie per il monitoraggio dell’ammontare dei crediti derivanti dalle opzioni per lo sconto in fattura e per la cessione del credito, la sostituzione delle comunicazioni di esercizio delle opzioni, relative alle spese sostenute nell’anno 2023 e alle cessioni delle rate residue non fruite delle detrazioni riferite alle spese sostenute negli anni dal 2020 al 2022, inviate dall’1 al 4 aprile 2024, è consentita entro il 4 aprile 2024.

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