Condono, codice appalti e infrastrutture: intervento di Salvini al Congresso degli Ingegneri

Tanti i temi "scottanti" affrontati dal Ministro delle Infrastrutture nel corso dell'intervento in diretta video al 67° Congresso dell'Ordine degli Ingegneri

di Redazione tecnica - 29/09/2023

La definizione del nuovo Testo Unico Edilizia, l’ipotesi di un nuovo condono edilizio per gli abusi minori, il nuovo Codice dei Contratti Pubblici; e ancora, l’avvio dei lavori per il ponte sullo Stretto di Messina e la definizione di un nuovo Piano Casa.

Nuovo Codice appalti, Testo Unico Edilizia e condono edilizio: il punto della situazione

Sono diversi e tutti di particolare rilevanza, i temi affrontati dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, nel corso dell’intervento al 67° Congresso degli Ordini degli Ingegneri d’Italia, che si sta svolgendo a Catania, alla preseniza del presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Catania, Mauro Scaccianoce, e del presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Angelo Domenico Perrini.

“Come Ministro delle Infrastrutture ho incontrato ed ascoltato più ingegneri negli ultimi 10 mesi che nel resto della mia vita" – ha detto Salvini, ringraziando i professionisti per il contributo apportato nella definizione del nuovo Codice Appalti, compresa la segnalazione di criticità. “A fine anno faremo il punto della situazione ed eventualmente apporteremo modifiche per correggere le cose che non vanno”.

Il ministro ha ribadito la necessità anche di lavorare al nuovo Testo Unico dell’Edilizia, attualmente in fase di stesura, così come di pensare a un nuovo condono edilizio, sottolineando la situazione in cui versano gli uffici tecnici dei comuni italiani, “inondati da richieste di regolarizzare milioni di piccole difformità. Dobbiamo superare questa situazione per dare un po’ di respiro, anche economico, ai comuni e restituire un po’ di serenità ai cittadini”. Naturalmente, specifica Salvini, tutto questo non riguarda zone caratterizzate da dissesto idrogeologico, dove l’unica soluzione possibile è la demolizione.

Di rilievo anche il tema infrastrutture, sul quale il Ministro ha ribadito la volontà di avviare i lavori per la realizzazione del ponte sullo Stretto entro l’estate 2024, fissando la fine lavori al 2032. Dichiarazioni che hanno sollevato alcune perplessità, in relazione ai tempi di affidamento dei lavori.

Infine, spunti anche per un nuovo Piano Casa, che coinvolga non soltanto l’edilizia poplare, ma anche altre categorie della popolazione. L’invito del ministro ai professionisti è quindi proprio alla realizzazione di un “disegno complessivo di nuovi quartieri e città che passa attraverso anche il contributo degli ingegneri”.

Rischio sismico e polizze contro le calamità: gli interventi dei ministri Musumeci e Urso

Al congresso ha preso parte anche il Minsitro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, che ha sottolineato la scarsa diffusione in Italia della cultura del rischio: “La prevenzione è quasi zero perché non c’è la predisposizione. Parte della politica pensa che ricostruire dopo una calamità paghi in termini di consenso più che fare prevenzione. Che fine ha fatto, ad esempio, il fascicolo del fabbricato, un’iniziativa tanto necessaria quanto elementare per conoscere lo stato dei nostri edifici? Quante dighe sono state costruire negli ultimi anni, allo scopo di non sprecare le acque, accumulandole? In tutti questi anni non è mancato il denaro. Basti pensare alle risorse distribuite dalla Cassa del Mezzogiorno. A mancare è stata la programmazione”. E ribadisce l’impegno a lavorare, insieme agli ingegneri, a un ddl per la mitigazione del rischio sismico.

E di calamità naturali ha parlato anche il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha sottolineato l’incertezza che aleggia sulle assicurazioni per eventi catastrofali, “sul fatto che effettivamente le assicurazioni paghino le polizze nel caso si verifichino questi eventi. Nel disegno di legge sulle calamità abbiamo messo una norma che prevede che nel caso di eventi catastrofali, le assicurazioni devono corrispondere in tempo breve, poche settimane, almeno il 30% di quanto dovrebbe essere dovuto a coloro che si sono assicurati. Questa certezza è il primo passo per diffondere quella cultura delle assicurazioni. Un passo verso la cultura dell’assicurazione e della prevenzione”.

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