Contributo minimo soggettivo: le istruzioni per la deroga 2024

Arrivano le indicazioni di Inarcassa per la presentazione delle istanze di deroga al versamento del contributo minimo soggettivo per il 2024. Ecco chi può chiederlo e come

di Redazione tecnica - 06/02/2024

È attivo sul sito di Inarcassa il servizio per richiedere la deroga al contributo minimo soggettivo per il 2024, con il versamento dell'importo dovuto a dicembre 2025. Vediamo in cosa consiste, a chi spetta ed entro quando richiederlo.

Deroga contributo minimo soggettivo: cos’è e a chi spetta

Con la deroga al contributo minimo soggettivo, i professionisti iscritti a Inarcassa possono derogare all'obbligo della contribuzione minima soggettiva per un massimo di 5 anni, anche non continuativi, nell'arco della vita lavorativa.

La misura è dedicata ai soggetti che producono redditi inferiori al valore corrispondente al contributo minimo soggettivo annuo. Per il 2024, la soglia prevista è di 18.856,00 € e il versamento del 14,5% del reddito effettivamente prodotto va fatto a dicembre 2025, fermo restando che la richiesta va inoltrata tramite l’apposito servizio online sul sito Inarcassa entro il 31 maggio 2024.

Come specifica Inarcassa, nel corso dell’anno di deroga restano garantiti:

  • i servizi di assistenza (maternità, sussidi, indennità temporanea inabilità, mutui, finanziamenti);
  • la possibilità di presentare domanda di riscatto (laurea, servizio militare, periodi di lavoro all’estero) o di ricongiunzione dei periodi assicurativi maturati presso altre gestioni previdenziali.

Inoltre è necessario versare comunque il contributo minimo integrativo e il contributo di maternità entro i termini previsti, ovvero il 30 giugno e il 30 settembre dell’anno in corso.

Come presentare la domanda

Per potere richiedere la deroga è necessario:

  • essere iscritti ad Inarcassa al momento della richiesta;
  • non essere pensionandi o pensionati Inarcassa;
  • non essere titolari di pensione erogata da altro ente previdenziale (tranne la pensione di invalidità civile dell’INPS);
  • non usufruire della riduzione per i giovani under 35 anni;
  • non aver esercitato la facoltà di deroga già per 5 volte.


La richiesta di deroga va presentata entro e non oltre il 31 maggio 2024 tramite il servizio online nell’area riservata del sito Inarcassa, disponibile al menu “Agevolazioni - Deroga contributo soggettivo minimo”.

Specifica Inarcassa che:

  • nel caso di provvedimenti di iscrizione adottati dopo il 31 maggio, la domanda di deroga relativamente all'anno in corso dovrà essere presentata entro il mese successivo al ricevimento della notifica di iscrizione, nella quale sono contenute le modalità di invio;
  • si può inviare inviare la domanda esclusivamente per l’anno in corso anche a seguito di un provvedimento d'iscrizione per anni precedenti;
  • nel caso in cui si voglia usufruire nuovamente della deroga negli anni successivi, è necessario inviare una nuova domanda;
  • la deroga può essere richiesta anche da chi ha in corso la rateizzazione bimestrale dei contributi minimi. In questo caso, il piano di rateizzazione decade e le rate già versate vanno in compensazione con il contributo integrativo e il contributo di maternità. Se dovesse esserci un importo residuo, esso andrà corrisposto al 30 settembre;
  • la domanda può essere annullata entro e non oltre il termine stabilito per la richiesta e sempre utilizzando l’applicativo Inarcassa On Line.

Come versare il contributo minimo

Se si conferma che l’ammontare del reddito professionale inserito nella dichiarazione online sarà inferiore alla soglia di € 18.586,00, alla fine della procedura si genererà un avviso di pagamento PagoPA o un modello F24, per un importo pari al 14,5% del reddito dichiarato, da pagare entro il 31 dicembre 2025.

Se invece il reddito dovesse essere uguale o superiore a € 18.586,00, l'avviso di pagamento PagoPA o il modello F24, sempre con scadenza 31 dicembre 2025, conterrà l'importo pari al 14,5% del reddito dichiarato, maggiorato degli interessi (BCE+4,50%) sul solo contributo minimo dovuto e decorrenti dalle due scadenze ordinarie (integrazione obbligatoria).

Inarcassa segnala che in caso di mancata dichiarazione dei redditi 2024 entro il 31 dicembre 2025, la deroga sarà revocata automaticamente con il conseguente ripristino del contributo minimo soggettivo dovuto e l'applicazione delle sanzioni previste dal Regolamento Generale Previdenza.

Gi effetti della deroga

La deroga determina la diminuzione dell’anzianità contributiva utile alla pensione che viene riconosciuta in misura proporzionale a quanto versato per l’annualità interessata.

Gli importi non versati potranno essere integrati chiedendo il riscatto entro i cinque anni successivi. La domanda di riscatto può essere presentata, sempre e solo dagli associati iscritti alla Cassa, già dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello derogato. L'elaborazione del relativo onere potrà essere effettuata dopo la presentazione della dichiarazione reddituale dell’anno in deroga e dopo il pagamento dell’eventuale conguaglio.

Ad esempio, si potrà riscattare la deroga 2024 entro il 31 dicembre 2029, con domanda da presentare a partire dal 1° gennaio 2025, anche se l’elaborazione dell’onere potrà avvenire soltanto dopo il 31 ottobre 2025, corrispondente al termine di presentazione della dichiarazione reddituale 2024.

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