Decreto Infrastrutture: un'occasione per modificare il Codice Appalti?
Tra le audizioni sul ddl di conversione del D.L. n. 73/2025 spicca quella di OICE, in cui si propongono alcune correzioni al Codice dei Contratti Pubblici
L'audizione
Un documento corposo, parte del quale è stata illustrata durante l’audizione, cui hanno partecipato il Vice Presidente OICE e Presidente della Consulta Interregionale Giovanni Kisslinger e il Direttore Generale Andrea Mascolini.
Il Vice Presidente ha per prima cosa proposto l’eliminazione della norma che esclude dall’applicazione dell’anticipazione del prezzo i prestatori di servizi di ingegneria e architettura, “oggi riconosciuta incomprensibilmente solo per la progettazione esecutiva nell’ambito dell’appalto integrato e non per i servizi di progettazione pura”.
Altro tema fondamentale, strettamente collegato a concorrenza, trasparenza e qualità del progetto è la modifica della soglia per gli affidamenti diretti, già peraltro evidenziato dall’ANAC nella relazione annuale recentemente illustrata in Parlamento: “Riteniamo, anche nell’interesse della stessa amministrazione ad avere operatori economici qualificati e progetti di qualità, che la soglia oggi fissata a 140mila euro sia troppo alta e crei effetti distorsivi sul mercato. Proponiamo che sia riportata a 75mila al fine di consentire una riapertura del mercato, anche in favore delle società di minori dimensioni e dei giovani.”. Kisslinger riporta i dati dell’analisi svolta dall’Ufficio Gare OICE, secondo cui dal 2023 – anno di entrata in vigore del nuovo Codice appalti – al 2025 si è assistito a una riduzione delle gare sopra soglia UE pari a circa il 50%.”
Fra le altre priorità, OICE segnala la necessità di intervenire sulla disciplina per la verifica dei progetti, eliminando i limiti previsti nel d.Lgs. n. 36/2023 per studi professionali e società di ingegneria, che l’Associazione definisce immotivati, ma anche sulle regole per affidare la direzione lavori. Sul punto, Kisslinger commenta che “deve essere affidata unitariamente e prioritariamente al progettista che, se anche direttore dei lavori, cercherà di fare eseguire dall’impresa al meglio il progetto difendendone le scelte fatte anche nell’interesse della P.A.”
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