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Decreto Superbonus: 2 problemi irrisolti del comparto

Dopo la pubblicazione del Decreto Legge n. 212/2023 (Decreto Superbonus), restano ancora alcuni problemi che si paleseranno a partire dall’1 gennaio 2024

di Gianluca Oreto - 30/12/2023

Il secondo problema irrisolto

Altro grande problema riguarda la definizione del SAL stesso. Mentre tra il 2020 e il 2022 è stato un “non problema”, in considerazione della stessa aliquota fiscale, nel passaggio dal 110% al 70% tra il 2023 e il 2024, è evidente che sarà fondamentale contabilizzare nei SAL solo quello che la norma consente.

Purtroppo, però, nell’articolo relativo l’utilizzo delle opzioni alternative a SAL, il legislatore ha parlato di stato avanzamento lavori non ponderando al meglio le parole. Per “sanare” il problema oggi potremmo prendere la definizione di stato avanzamento lavori contenuta nell’Allegato II.14 al Decreto Legislativo n. 36/2023 (Codice dei contratti). Ma stiamo operando una forzatura normativa.

Il problema principale (che il Governo avrebbe agilmente risolto con una previsione all’interno del nuovo Decreto Legge) riguarda i “materiali a piè d’opera”. Stiamo parlando di forniture consegnate in cantiere (con bolla di trasporto) e pagate (con bonifico parlante), ma non ancora posate. L’Allegato 2 al Decreto Asseverazioni 6 agosto 2020 non consente l’inserimento delle forniture nei SAL ma è chiaro che sarebbe stata una norma di buonsenso se lo avessero espressamente previsto.

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