Depurazione e Collegi Consultivi Tecnici: cercasi ingegneri e architetti

Il Commissario Unico per la Depurazione cerca esperti ingegneri, architetti, giuristi ed economisti a far parte dei Collegi Consultivi Tecnici per le opere in corso e da realizzarsi contro le infrazioni comunitarie in campo fognario-depurativo

di Redazione tecnica - 22/04/2021

L'art. 6 del Decreto-Legge 16 luglio 2020, n. 76 (Decreto semplificazioni), convertito dalla Legge 11 settembre 2020, n. 120, ha previsto l'obbligo, fino al 31 dicembre 2021, di costituire presso ogni stazione appaltante un collegio consultivo tecnico, per i lavori diretti alla realizzazione delle opere pubbliche sopra la soglia comunitaria.

L'obbligo di costituzione del collegio consultivo tecnico

La costituzione del collegio consultivo tecnico deve avvenire prima dell’avvio dell’esecuzione, o comunque non oltre dieci giorni da tale data. Il collegio consuntivo tecnico avrà i compiti previsti per la sospensione dell’esecuzione dell’opera pubblica (art. 5 del Decreto Semplificazioni) e funzioni di assistenza per la rapida risoluzione delle controversie o delle dispute tecniche di ogni natura suscettibili di insorgere nel corso dell’esecuzione del contratto stesso.

La formazione del collegio consultivo tecnico

Il collegio consultivo tecnico è formato da tre componenti, o cinque in caso di motivata complessità dell’opera e di eterogeneità delle professionalità richieste, dotati di esperienza e qualificazione professionale adeguata alla tipologia dell’opera, tra ingegneri, architetti, giuristi ed economisti con comprovata esperienza nel settore degli appalti delle concessioni e degli investimenti pubblici, anche in relazione allo specifico oggetto del contratto e alla specifica conoscenza di metodi e strumenti elettronici quali quelli di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture (BIM), maturata per effetto del conseguimento di un dottorato di ricerca , oppure che siano in grado di dimostrare un’esperienza pratica e professionale di almeno dieci anni nel settore di riferimento.

I suoi componenti possono essere scelti dalle parti di comune accordo, ovvero le parti possono concordare che ciascuna di esse nomini uno o due componenti e che il terzo o il quinto componente, con funzioni di presidente, sia scelto dai componenti di nomina di parte. Nel caso in cui le parti non trovino un accordo sulla nomina del presidente entro il termine previsto, questo è designato entro i successivi cinque giorni dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per le opere di interesse nazionale, dalle regioni, dalle province autonome di Trento e Bolzano o dalle città metropolitane per le opere di rispettivo interesse. Il collegio consultivo tecnico si intende costituito al momento della designazione del terzo o del quinto componente. All’atto della costituzione è fornita al collegio consultivo copia dell’intera documentazione inerente al contratto.

L'avviso del Commissario Unico per la Depurazione

Il Commissario Unico per la Depurazione ha bandito un avviso per la ricerca di esperti ingegneri, architetti, giuristi ed economisti da inserire all'interno dei Collegi Consultivi Tecnici per le opere in corso e da realizzarsi contro le infrazioni comunitarie in campo fognario-depurativo.

L'avviso per la costituzione di un elenco di professionisti esperti da nominare come componenti dei Collegi Consultivi Tecnici è stato pubblicato sul sito istituzionale della Struttura commissariale guidata dal professor Maurizio Giugni.

L’avviso disciplina i criteri per potersi candidare ad essere inseriti nell’elenco, composto di quattro sezioni per le tipologie di professionalità richieste. Ai requisiti di onorabilità ed esperienza professionale, si aggiungono quelli che possano costituire titolo preferenziale per ricoprire gli incarichi di Presidente e componente di un Collegio.

Requisiti di ammissione all’elenco

Possono richiedere l’iscrizione all’elenco i professionisti, in possesso di requisiti reputazionali e di onorabilità adeguati all’incarico da assumere, per i quali sussistano le seguenti condizioni:

  • diploma di laurea o titoli equipollenti in ingegneria, o architettura o giurisprudenza o economia;
  • assenza delle cause ostative di cui all’art. 80 del D. Lgs. 50/2016;
  • assenza di provvedimenti di destituzione dall’impiego presso una Pubblica Amministrazione a seguito di procedimento disciplinare; di dispensa dalla stessa per persistente o insufficiente rendimento; di decadenza o licenziamento da altro impiego pubblico per averlo conseguito mediante produzione dei documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile o per qualsiasi altra causa ai sensi della normativa vigente;
  • comprovata esperienza nel settore degli appalti delle concessioni e degli investimenti pubblici, anche in relazione allo specifico oggetto del contratto e alla specifica conoscenza di metodi e strumenti elettronici quali quelli di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture (BIM), maturata per effetto del conseguimento di un dottorato di ricerca, oppure che siano in grado di dimostrare un’esperienza pratica e professionale di almeno dieci anni nel settore di riferimento.

Fermi rimanendo i suddetti requisiti essenziali, ai fini dell’affidamento dell’incarico di componente del CCT, costituiranno titolo preferenziale:

Per le funzioni di Presidente del Collegio, nell’ordine:

  • per gli ingegneri e gli architetti, aver ricoperto il ruolo di dirigente di amministrazioni pubbliche di cui all’art. 1, c. 2, del D. Lgs. n. 165/2001, componente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, professore universitario di ruolo nelle materie attinenti la legislazione delle opere pubbliche e nelle materie tecniche attinenti l’edilizia, le infrastrutture e gli impianti, incarichi tecnici presso qualificati organismi, anche internazionali e, nell’ambito di affidamenti di contratti pubblici sopra la soglia comunitaria, di responsabile del procedimento, di direttore dei lavori, presidente di commissione di collaudo tecnicoamministrativo e presidente di commissione per l’accordo bonario. Costituisce, inoltre, titolo preferenziale l’iscrizione all’albo professionale degli ingegneri o degli architetti da almeno quindici anni;
  • per i giuristi, aver ricoperto il ruolo di magistrato ordinario, amministrativo o contabile, avvocato dello Stato, dirigente di Amministrazioni Pubbliche di cui all’art. 1, c. 2, del d.lgs. n. 165/2001, componente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, professore universitario di ruolo nelle materie giuridiche attinenti alla legislazione delle opere pubbliche, il contenzioso amministrativo e civile, incarichi tecnici presso qualificati organismi, anche internazionali e, nell’ambito di affidamenti di contratti pubblici sopra la soglia comunitaria, di presidente di commissione di collaudo tecnico-amministrativo e presidente di commissione per l’accordo bonario. Costituisce, inoltre, titolo preferenziale l’iscrizione all’albo professionale degli avvocati da almeno quindici anni;
  • per gli economisti, aver ricoperto il ruolo di dirigente di prima fascia di Amministrazioni Pubbliche di cui all’art. 1, c. 2, del D. Lgs. n. 165/2001, componente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, professore universitario nelle materie economiche attinenti alla realizzazione delle opere pubbliche, incarichi tecnici presso qualificati organismi, anche internazionali e, nell’ambito di affidamenti di contratti pubblici sopra la soglia comunitaria, di presidente di commissione di collaudo tecnico-amministrativo e presidente di commissione per l’accordo bonario.

Per la scelta dei componenti del Collegio, nell’ordine:

  • per gli ingegneri e gli architetti, aver ricoperto per almeno 10 anni il ruolo di funzionario tecnico di livello apicale delle Amministrazioni Pubbliche di cui all’art. 1, c. 2, del d.lgs. n. 165/2001 e, nell’ambito di affidamenti di contratti pubblici sopra la soglia comunitaria, incarichi di ausiliario del magistrato o consulente tecnico di parte in contenziosi nel settore delle opere pubbliche, collaudatore tecnico-amministrativo, componente di commissione per l’accordo bonario sulle riserve dell’appaltatore, commissario di gara con l’offerta economicamente più vantaggiosa, supporto al responsabile del procedimento o progettista;
  • per i giuristi, aver ricoperto per almeno 10 anni il ruolo di funzionario di livello apicale nel campo giuridico delle Amministrazioni Pubbliche di cui all’art. 1, c. 2, del D. Lgs. n. 165/2001 e, nell’ambito di affidamenti di contratti pubblici sopra la soglia comunitaria, incarichi di difensore di parte pubblica o privata in giudizi per contenziosi di tipo amministrativo o civile nel settore delle opere pubbliche, collaudatore tecnicoamministrativo, componente di commissione per l’accordo bonario sulle riserve dell’appaltatore, commissario di gara con l’offerta economicamente più vantaggiosa e supporto al responsabile del procedimento;
  • per gli economisti, aver ricoperto per almeno 10 anni il ruolo di funzionario contabile di livello apicale di Amministrazioni Pubbliche di cui all’art. 1, c. 2, del D. Lgs. n. 165/2001 e, nell’ambito di affidamenti di contratti pubblici sopra la soglia comunitaria, incarichi di programmazione economica e finanziaria, collaudatore tecnico-amministrativo, componente di commissione per l’accordo bonario sulle riserve dell’appaltatore, commissario di gara con l’offerta economicamente più vantaggiosa e supporto al responsabile del procedimento.
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