Edilizia Residenziale Pubblica: rilanciare interventi con norme chiare e incentivi

Il parere dell'on. Mazzetti: necessario presentare una legge organica per il settore edilizio che preveda un capitolo specifico per questi immobili

di Redazione tecnica - 11/07/2023

Gli incentivi nel settore edilizio come volano per l’Edilizia Residenziale Pubblica: un’operazione che di fatto, fino ad oggi è stata pressocché impossibile, data la natura particolare degli immobili, con tempi e investimenti particolari, ma che potrebbe invece avere nuovo slancio con una riformulazione del quadro normativo.

Edilizia Residenziale Pubblica: rivedere norme e incentivi

Ad affermarlo è l’on. Erica Mazzetti, parlamentare di Forza Italia e componente VIII Commissione ambiente, fermamente convinta che “rilanciare gli interventi di riqualificazione sull’edilizia residenziale pubblica, che rappresenta una parte considerevole del patrimonio immobiliare italiano, sia necessario, oggi più che mai: sarebbe un volano per il settore delle costruzioni che, quando si muove, fa bene a tutto il sistema e sarebbe benefico per questi immobili, che hanno estremo bisogno di manutenzione”.

Il problema, secondo Mazzetti, risiede nell’assenza di finanziamenti, sia regionali sia statali, e in un sistema definito "elefantiaco" per accedere ai fondi come quelli del Pnrr, che dovrà essere rivisto e snellito per favorire questi interventi. In questo senso, l’idea è quella di presentare una legge organica per il settore edilizio, che preveda, un capitolo specifico per questi immobili. Non solo: la proposta vuole mettere al centro le opzioni previste dall’art. 121 del Decreto Rilancio, prevedendo che gli interventi di riqualificazione di questi immobili possano essere realizzati con la totale cessione del credito o con lo sconto in fattura

Non manca la richiesta di una proroga dei termini: “Visto che i lavori di riqualificazione degli immobili ERP non sono pressoché partiti quando, allo stato attuale, si sarebbe dovuto completare il 60% delle opere entro lo scorso 30 giugno, occorre una proroga temporale con un nuovo termine di fine lavori”.

Si tratterebbe – conclude Mazzetti – di una proroga ad hoc degli incentivi con un quadro normativo chiaro, grazie anche al nuovo codice degli appalti, che permetta di rendere sicuri, salubri ed efficienti questi immobili: “Riqualificazione immobiliare vuol dire comfort abitativo ma anche rigenerazione urbana di interi quartieri cittadini, rigenerazione di tanti volumi vuoti o dismessi, oltre che rigenerazione sociale”.

 

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