Estate 2023: il vademecum ENEA per un uso efficiente dei condizionatori

Alcune indicazioni dal Dipartimento per l'Efficienza Energetica per risparmiare energia, ottenere il massimo comfort e sostenere l'ambiente

di Redazione tecnica - 27/06/2023

Quest’anno si è fatto attendere, ma il caldo estivo è ormai ufficialmente arrivato ed Enea ha fornito alcune indicazioni pratiche per raffrescare le proprie abitazioni in modo efficiente, in un giusto equilibrio tra comfort, risparmio economico e sostenibilità ambientale. Come fa notare il Dipartimento per l’Efficienza Energetica, bastano alcuni accorgimenti per ottenere fino al 7% di consumi in meno. Vediamoli nel dettaglio.

Impianti di climatizzazione: il vademecum Enea per l'estate 2023

Si inizia con la manutenzione: anche i condizionatori necessitano di pulizia e cure, anche minime, per funzionare correttamente per molto più tempo. Inoltre, è importante controllare la tenuta del circuito del gas. La manutenzione ha anche obiettivi di sicurezza e igiene: è nei filtri dell’aria e nelle ventole il luogo dove più di frequente si annidano muffe e batteri dannosi per la salute, tra i quali il batterio della legionella che può essere mortale.

Inoltre, nel caso di impianti con una potenza superiore a 10 kW per quelli invernali e a 12 kW per quelli estivi la normativa prevede l’obbligo del libretto impianto e di controlli periodici.

Condizionatori e classe energetica: quale scegliere

Il risparmio in bolletta passa dalla scelta del condizionatore. Per questo sono sempre da preferire i modelli in classe energetica superiore alla A, in quanto, oltre a una riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera, consumano molto di meno. Sul punto, ENEA ricorda che il consumo energetico annuo indicato sull’etichetta energetica è relativo a 1.400 ore di funzionamento in modalità riscaldamento e 350 in modalità raffrescamento, a cui va sommato il consumo di energia in altre modalità quali lo standby. Ad esempio, un modello in classe A+++ consumerà fino al 40% in meno di elettricità rispetto a uno di classe B.

Tecnologia inverter VS Tecnologia on-off

Anche se questi modelli sono più costosi di quelli dotati di tecnologia on-off, i condizionatori inverter permettono di ottenere un vantaggio sul medio-lungo termine, soprattutto quando si prevede di tenere accesa l’aria condizionata per molte ore di seguito: minori consumi energetici e rumori a fronte di un maggior comfort all’interno degli ambienti serviti.

Condizionatori e impianti di climatizzazione: gli incentivi fiscali

Confermate con la legge n. 197/2022 (Legge di bilancio 2023) le agevolazioni per l’acquisto di condizionatori: per gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2023, il “bonus condizionatore” permette di beneficiare di una detrazione fiscale del 50% (Acquisto di condizionatori effettuato nell’ambito di opere edilizie per ristrutturazione o manutenzione straordinaria) oppure del 65% a seconda dell’intervento realizzato e della tipologia di apparecchiatura acquistata (Acquisto di condizionatori a pompa di calore ad alta efficienza in sostituzione di uno di classe inferiore)

Dove mettere il condizionatore?

Enea consiglia di collocare il climatizzatore nella parte alta della parete: l’aria fredda tende infatti a scendere e si mescolerà più facilmente con quella calda che invece tende a salire. Occorre evitare di posizionare il climatozzatore dietro divani o tende: l’effetto-barriera blocca la diffusione dell’aria fresca.

Meno calore, meno energia da utilizzare

Chiudere le persiane, abbassare le tapparelle o comunque schermare i serramenti nelle ore centrali delle giornate estive consente di ridurre gli apporti solari in ingresso all’abitazione e quindi l’energia richiesta dai climatizzatori per raffrescare gli ambienti.

La giusta temperatura con il condizionatore

Secondo le disposizioni vigenti, la temperatura interna non deve scendere sotto i 24-26 °C, fermo restando che il più delle volte, due o tre gradi in meno rispetto alla temperatura esterna sono già sufficienti. Non solo: spesso può bastare utilizzare la funzione “deumidificazione”, in quanto l’umidità presente nell’aria fa percepire una temperatura ben più elevata di quella reale.

Ok al climatizzatore in ogni stanza

Installare un condizionatore potente sperando che rinfreschi l’intera abitazione è inutile: secondo Enea, meglio metterne uno per ciascuna stanza, da attivare al bisogno.

Evitare le dispersioni

Chiudere porte e finestre è una regola base: lasciare entrare “nuova” aria calda obbliga l’apparecchiatura a lavorare di più per riportare la temperatura e l’umidità ai livelli richiesti, con un conseguente dispendio di energia. Un’altra utile mossa per evitare inutili dispersioni è l’isolamento termico dei tubi del circuito refrigerante presenti all’esterno dell’abitazione. Inoltre è opportuno che la parte esterna del climatizzatore non sia esposta al sole e alle intemperie.

Utilizzo di timer e funzione ‘notte’

I climatizzatori sono dotati di funzioni che permettono di ridurre al minimo il tempo di accensione dell’apparecchio e aumentare il comfort, limitando l’utilizzo per il solo periodo di tempo in cui se ne ha realmente bisogno. Allo stesso modo la funzione “notte” o “sleep” regola, nelle ore notturne, la temperatura ambiente in modo da rispondere alla variazione della temperatura corporea.

Condizionatori e diagnosi energetica

Infine, passo utile per efficientare la propria abitazione è la diagnosi energetica dell’edificio, per valutare lo stato dell’isolamento termico di pareti e finestre e l’efficienza degli impianti di climatizzazione. Con la diagnosi si avrà un’idea degli interventi da realizzare, valutandone il rapporto costi-benefici.

Sul punto Enea sottolinea come oltre ad abbattere i costi per la climatizzazione estiva degli ambienti anche fino al 40%, gli interventi sono ancora più convenienti se si usufruisce delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici.

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