Incentivi per sistemi agrivoltaici: in vigore il decreto del MASE

A disposizione 1,7 miliardi di euro sotto forma di contributi a fondo perduto e tariffe incentivanti. Il GSE gestirà le procedure di accesso

di Redazione tecnica - 19/02/2024

È stato pubblicato sul sito del MASE il Decreto del 22 dicembre 2023, n. 436 recante i criteri e modalità per incentivare la realizzazione, entro il 30 giugno 2026, di sistemi agrivoltaici di natura sperimentale, per una potenza complessiva pari almeno a 1,04 GW ed una produzione indicativa di almeno 1.300 GWh/anno.

Incentivi per sistemi agrivoltaici: il decreto del MASE

In particolare il provvedimento prevede un incentivo, per un ammontare complessivo di 1,7 miliardi di euro con fondi PNRR, così composto:

  1. contributo in conto capitale nella misura massima del 40 per cento dei costi ammissibili;
  2. una tariffa incentivante applicata alla produzione di energia elettrica netta immessa in rete.

Il decreto è entrato in vigore lo scorso 14 febbraio 2024 e al suo interno sono definiti:

  • Soggetti beneficiari
  • Modalità e requisiti generali per l’accesso agli incentivi
  • Procedure di accesso agli incentivi
  • Criteri di selezione dei progetti e amissione agli incentivi
  • Tempi massimi per la realizzazione degli interventi
  • Comunicazione di entrata in esercizio degli impianti
  • Modalità di erogazione delle tariffe incentivanti
  • Modalità di rendicontazione ed erogazione del contributo in conto capitale
  • Regole operative e avviso pubblico
  • Cumulabilità degli incentivi
  • Monitoraggio della misura
  • Revoche
  • Piano di valutazione
  • Disposizioni finali
  • Partecipazione alle procedure di asta di impianti ubicati in altri Stati Membri

Entro 15 giorni dall’entrata in vigore, il MASE, su proposta del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), pubblicherà le regole operative con cui verranno disciplinate le modalità e le tempistiche di riconoscimento degli incentivi. Il GSE stesso gestirà le procedure di accesso agli incentivi.

Incentivi agrivoltaico: soggetti beneficiari

Gli incentivi per la realizzazione di sistemi agrivoltaici sono destinati a:

  • a) imprenditori agricoli, in forma individuale, societaria o cooperativa. Sono ammessi anche i consorzi e le associazioni temporanee di imprese agricole.
  • b) associazioni temporanee di imprese composte da almeno un soggetto operante nel settore agricolo

Gli impianti che accedono alle procedure devono garantire il rispetto dei seguenti requisiti:

  • a) possesso del titolo abilitativo alla costruzione e all'esercizio dell'impianto;
  • b) possesso del preventivo di connessione alla rete elettrica accettato in via definitiva;
  • c) rispettano i requisiti di cui all’Allegato 2, lettera a);
  • d) garantiscono la continuità dell’attività di coltivazione agricola e pastorale sottostante l’impianto;
  •  e) gli impianti sono di nuova costruzione e realizzati con componenti di nuova costruzione;
  • f) sono conformi alle norme nazionali e unionali in materia di tutela ambientale, nonché al principio DNSH“
  • g) possesso di dichiarazione di un istituto bancario che attesti la capacità finanziaria ed economica del soggetto partecipante in relazione all’entità dell’intervento.

Spese ammesse agli incentivi

Come previsto dall’allegato 3 del Decreto, sono ammesse a beneficio le seguenti spese:

  • a) realizzazione di impianti agrivoltaici avanzati (moduli fotovoltaici, inverter strutture per il montaggio dei moduli, sistemi elettromeccanici di orientamento moduli, componentistica elettrica);
  • b) fornitura e posa in opera dei sistemi di accumulo;
  • c) attrezzature per il sistema di monitoraggio previsto dalle Linee Guida CREA-GSE, ivi inclusi l’acquisto o l’acquisizione di programmi informativi funzionali alla gestione dell’impianto;
  • d) connessione alla rete elettrica nazionale;
  • e) opere edili strettamente necessarie alla realizzazione dell’intervento;
  • f) acquisto, trasporto e installazione macchinari, impianti e attrezzature hardware e software, comprese le spese per la loro installazione e messa in esercizio;
  • g) studi di prefattibilità e spese necessarie per attività preliminari;
  • h) progettazioni, indagini geologiche e geotecniche il cui onere è a carico del progettista per la definizione progettuale dell’opera;
  • i) direzioni lavori, sicurezza, assistenza giornaliera e contabilità lavori;
  • l) collaudi tecnici e/o tecnico-amministrativi, consulenze e/o supporto tecnico-amministrativo

Le spese di cui alle lettere da g) a l) sono finanziabili per un importo non superiore al 10% del totale ammesso a finanziamento.

Gli impianti selezionati dovranno entrare in esercizio entro 18 mesi dalla data di comunicazione dell’esito della procedura e comunque non oltre il 30 giugno 2026. Nel caso di ritardo, la tariffa incentivante sarà decurtata dello 0,5% per ogni mese di ritardo, nel limite massimo di 9 mesi e comunque non oltre il 30 giugno 2026; qualora vengano superati i 9 mesi o il termine del 30 giugno 2026, si decadrà dal beneficio.

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