Parco Agrisolare: ok del GSE alla comunicazione inizio lavori

Attiva sul Portale Agrisolare la funzionalità per la comunicazione di inizio lavori e per richiedere l'anticipazione del 30% dei contributi concessi per i progetti

di Redazione tecnica - 15/03/2023

È attivo sul Portale Agrisolare del GSE la funzionalità per comunicare l'avvio dei lavori relativi alla realizzazione dell'impianto fotovoltaico e degli eventuali interventi complementari e per richiedere l'eventuale anticipazione, fino al 30%, del contributo riconosciuto, secondo le modalità previste al capitolo 7 del Regolamento Operativo.

Parco Agrisolare: ok alla comunicazione di inizio lavori

La conferma arriva dallo stesso Gestore dei Servizi Energetici, che mette a disposizione nell’area Clienti le nuove funzionalità dedicate ai soggetti beneficiari delle proposte ammesse ai finanziamenti con fondi afferenti al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) - Missione 2 Componente 1 (M2C1) - Investimento 2.2 – “Parco Agrisolare".

Come ricorda il GSE, i soggetti beneficiari sono tenuti a comunicare l'avvio dei lavori entro 30 giorni dalla data di inizio dell'intervento. I soggetti che hanno già iniziato i lavori devono inviare la comunicazione entro 30 giorni a partire dal 14 marzo 2023; eventuali richieste inviate avvalendosi di canali di comunicazione diversi dal Portale, tra cui PEC), email, raccomandata o posta ordinaria, non saranno utili al fine del rispetto dei suddetti termini.

Cos’è la misura "Parco Agrisolare"

La Misura Parco Agrisolare, che rientra nella Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica" del PNRR, Componente 1 “Economia circolare e agricoltura sostenibile", Investimento 2.2, ha come obiettivo sostenere gli investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica solare fotovoltaica nel settore agricolo e agroindustriale, escludendo il consumo di suolo.

Quattro i target da rispettare:

  • i primi tre target prevedono l'individuazione dei progetti beneficiari con un valore totale delle risorse finanziarie assegnate all'investimento (30% nel 2022, 50% nel 2023 e 100% nel 2024);
  • l'installazione di almeno 375 MW di nuovi impianti solari fotovoltaici.

In particolare, la Misura prevede la selezione e il finanziamento dei seguenti interventi:

  • acquisto e posa in opera di pannelli fotovoltaici sui tetti di fabbricati strumentali all'attività delle imprese beneficiarie
  • realizzazione di interventi complementari, consistenti nella riqualificazione dei fabbricati ai fini del miglioramento dell'efficienza energetica delle strutture. Essi comprendono:
    • la rimozione e lo smaltimento dell'amianto dai tetti;
    • la realizzazione dell'isolamento termico dei tetti;
    • la realizzazione di un sistema di aerazione.

Gli impianti fotovoltaici devono avere potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 500 kWp; per essi è possibile richiedere un contributo per l'installazione di sistemi di accumulo di energia elettrica e/o di dispositivi di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile.

Parco Agrisolare: beneficiari e risorse

Ai sensi del DM del 25 marzo 2022 del MIPAAF, integrato dal DM del 15 luglio 2022, possono accedere alle risorse per lo sviluppo del “Parco Agrisolare":

  • a) gli imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria;
  • b) le imprese agroindustriali;
  • c) le cooperative agricole che svolgono attività di cui all'articolo 2135 del codice civile e le cooperative o loro consorzi di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 18 maggio 2001 n. 228.

Le risorse complessive ammontano 1,5 miliardi di euro, di cui almeno il 40% destinato a progetti da realizzare nelle regioni del Centro-Sud.

Le risorse complessivamente stanziate sono così suddivise:

  • 1,2 miliardi di euro sono destinati agli interventi realizzati dalle aziende agricole attive nella produzione agricola primaria;
  • 150 milioni di euro sono destinati agli interventi realizzati dalle aziende agricole attive nel settore della trasformazione di prodotti agricoli;
  • 150 milioni di euro sono destinati agli interventi realizzati da aziende attive nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli.
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