PNEC: la Commissione Europea chiede modifiche

L’invito agli Stati membri a migliorare entro fine giugno 2024 i piani nazionali per l'energia e il clima per realizzare insieme gli obiettivi dell'UE per il 2030

di Redazione tecnica - 28/12/2023

La Commissione Europea ha pubblicato la valutazione delle proposte di piani nazionali per l'energia e il clima (PNEC) degli Stati membri, fornendo le raccomandazioni utili a raggiungere un livello di ambizione in linea con gli obiettivi previsti dalla UE per il 2030, invitandoli allo stesso tempo a formulare i piani definitivi da presentare entro il 30 giugno 2024.

PNEC aggiornati: le valutazioni della Commissione UE

L'analisi è stata effettuata sui 21 PNEC presentati in tempo utile, mentre tre paesi li hanno presentati troppo tardi per una valutazione specifica entro dicembre e altri tre non l'hanno ancora fatto.

Se le proposte di aggiornamento dei Piani si avvicinano al conseguimento degli obiettivi per il 2030 e all'attuazione della normativa recentemente concordata, secondo la Commissione è necessario un ulteriore sforzo, intensificando le attività finalizzate alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e alla definizione di percorsi più chiari di adattamento ai cambiamenti climatici.

Inoltre, secondo la Commissione è necessario:

  • prepararsi in maniera più consapevole a una diffusione più massiccia delle energie rinnovabili;
  • rafforzare le misure di efficienza energetica;
  • responsabilizzare maggiormente i consumatori;
  • migliorare la sicurezza energetica;
  • sostenere la competitività delle imprese europee;
  • garantire l'accesso alle fonti di finanziamento.

Cosa sono i PNEC

Previsti dal regolamento UE sulla governance del 2018, i piani nazionali per l'energia e il clima per il periodo 2021-2030 definiscono le modalità con cui gli Stati membri intendono raggiungere i propri obiettivi per il 2030 in materia di energia e clima. Gli Stati membri hanno presentato una prima versione dei PNEC nel 2019, che necessita adesso di un aggiornamento per allinearsi al pacchetto legislativo "Pronti per il 55%" (Fit for 55).

I PNEC scandiscono la tabella di marcia di ogni Stato membro per il coseguimento dell’obiettivo, vincolante per la UE, di riduzione delle emissioni di gas serra del 55% entro il 2030 e degli obiettivi nazionali in materia di energia e clima.

Piani Nazionali per l'Energia e il Clima: verso il 2030

La valutazione effettuata oggi è accompagnata da una serie di raccomandazioni e valutazioni individuali rivolte ai 21 Stati membri che hanno presentato il proprio piano.

Secondo quanto analizzato dalla Commissione, è emerso che:

  • le attuali proposte di PNEC non sono ancora sufficienti per ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030, ma arriverebbero al 51%;
  • servono interventi più ambiziosi per colmare il divario del 6,2% rispetto all'obiettivo del 40% nei settori di condivisione degli sforzi;
  • mancano tra 40 e 50 Mt di CO2eq per raggiungere l'obiettivo di una riduzione di 310 Mt di CO2eq sancito dal regolamento sull'uso del suolo, il cambiamento di uso del suolo e la silvicoltura (LULUCF), il che denota la necessità di potenziare l'assorbimento del carbonio;
  • le proposte attuali sulle rinnovabili porterebbero la loro quota nel mix energetico al 38,6-39,3% entro il 2030, a fronte di un obiettivo del 42,5%;
  • le proposte attuali sull’efficienza energetica determinerebbero miglioramenti pari al 5,8%, a fronte di un obiettivo dell'11,7 %.

Viene nuovamente evidenziata l'importanza e l'urgenza di abbandonare gradualmente l'uso dei combustibili fossili, in particolare quelli solidi, nella produzione di energia. Da questo punto di vista, il persistere delle sovvenzioni ai combustibili fossili in tutti gli Stati membri, anche nel settore dei trasporti, rappresenta un altro ostacolo verso la neutralità climatica, così come le sovvenzioni che non contribuiscono alla lotta contro la povertà energetica né alla transizione devono essere abolite quanto prima e reindirizzate verso l'innovazione e il sostegno dei gruppi vulnerabili nella transizione.

Per quanto riguarda la sicurezza energetica, la Commissione incoraggia gli Stati membri a concentrarsi maggiormente su questo tema nei PNEC definitivi, sottolineando che occorre rafforzare con urgenza la competitività delle catene del valore europee dell'energia pulita.

Secondo la UE, i PNEC definitivi dovrebbero:

  • garantire chiarezza e prevedibilità alle imprese e agli investitori e agevolare la pianificazione dell'uso dei fondi pubblici;
  • diversificare l'approvvigionamento energetico in modo competitivo;
  •  prestare maggiore attenzione alla riqualificazione e al miglioramento delle competenze, agli impatti sull'occupazione e sulla società e alle misure volte ad assicurare che la transizione verde sia giusta e inclusiva;
  • affrontare in misura sufficiente gli impatti legati al clima. 

Tenendo conto delle raccomandazioni della Commissione e delle valutazioni individuali, tutti gli Stati membri dovranno presentare i PNEC aggiornati definitivi entro il 30 giugno 2024. Nel frattempo, gli Stati membri che non hanno ancora presentato la propria proposta di aggiornamento del PNEC (Austria, Bulgaria e Polonia) devono farlo senza indugio, mentre quelle trasmesse di recente da Belgio, Irlanda e Lettonia saranno valutate dalla Commissione all'inizio del 2024.

 

 

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