Il principio del risultato nei contratti pubblici: la giurisprudenza ne amplia la portata
Il Consiglio di Stato riconosce la portata espansiva del principio del risultato di cui all’art. 1 del D.Lgs. n. 36/2023 (Codice dei contratti)
Il principio del risultato
Il punto più rilevante della sentenza risiede però nel riferimento esplicito al principio del risultato, introdotto all’art. 1 del D.Lgs. n. 36/2023 e già definito dalla Corte costituzionale (sentenza n. 132/2024) come espressione attuale del principio di buon andamento sancito dall’art. 97 della Costituzione.
“L’applicazione del principio del risultato – ossia, a ben vedere, di quello del buon andamento – al settore degli incentivi energetici comporta infatti che questi non possano essere negati unicamente per motivi formali, dovendosi accertare se sia stato in concreto pregiudicato l’interesse sotteso all’adempimento”. È qui che la sentenza assume un rilievo di sistema. Il Consiglio di Stato riconosce al principio del risultato una portata espansiva, che travalica i confini del solo settore dei contratti pubblici e permea ogni ambito dell’azione amministrativa.
Documenti Allegati
Sentenza Consiglio di Stato 9 maggio 2025, n. 3959IL NOTIZIOMETRO