Riqualificazione energetica: il rapporto ENEA sulle detrazioni fiscali

Il report analizza l'uso delle detrazioni Superbonus, Ecobonus e Bonus Casa per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio per interventi effettuati nel 2022

di Redazione tecnica - 18/12/2023

Superbonus: i dati 2022

I dati relativi agli interventi ammessi alle detrazioni fiscali del 110% ai sensi dell’art. 119 del D.L. 34/2020, Decreto Rilancio, con l’esclusione degli interventi di miglioramento sismico, sono stati monitorati da ENEA attraverso il sito dedicato alla trasmissione delle asseverazioni di cui al comma 13 del suddetto art. 119 secondo le modalità stabilite dal Decreto del MiSE 6 agosto 2020 – Decreto Asseverazioni.

Enea ribadisce che la misura ha avuto un ottimo successo e ha risposto in pieno agli obiettivi del Governo che prevedeva il rilancio dell’economia depressa a causa della pandemia.

A dicembre 2022 si sono registrati 352.101 cantieri aperti che hanno comportato progetti per 61,78 miliardi di euro di cui 60,76 ammessi alle detrazioni fiscali.

In termini numerici, gli interventi hanno riguardato:

  • 13,2% gli edifici condominiali;
  • 58,0% gli edifici costituiti da una singola unità immobiliare;
  • 28,8% le unità immobiliari funzionalmente indipendenti presenti all’interno di edifici condominiali

In termini di investimenti ammessi alle detrazioni le percentuali cambiano in modo significativo:

  • il 45,2% riguarda i condomini
  • il 38,6% gli edifici unifamiliari
  • il 16,2% le unità immobiliari funzionalmente indipendenti.

I lavori realizzati e fatturati ammontano a 45,21 miliardi di euro con un conseguente onere per lo Stato di 49,72 miliardi euro. L’investimento medio risulta di 600.250,05 euro per i condomini, 116.721,48 euro per gli edifici monofamiliari, 98.906,04 per le unità immobiliari funzionalmente indipendenti e 320.184,88 per i castelli aperti al pubblico.

La misura nel 2022 ha avuto un vero e proprio boom, sia perché si sono concretizzati gli interventi avviati in precedenza (ad ENEA arrivano le asseverazioni il cui stato di avanzamento minimo sia almeno al 30%) sia perché, per gli interventi eseguiti sugli edifici costituiti da una sola unità immobiliare e unità funzionalmente indipendenti, era posto un vincolo da rispettare, inizialmente al 30 giugno e poi spostato al 30 settembre 2022, circa la realizzazione del 30% dei lavori complessivi. Il rispetto di questa condizione consente di poter continuare ad avere diritto alla detrazione fiscale del 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023 Questo vincolo ha causato dei picchi sui dati mensili relativi agli investimenti e al numero di asseverazioni pervenuto.

L’intervento sull’involucro più consistente è la coibentazione delle pareti verticali che incide per il 56,0% relativamente alla superficie, per il 51,6% per il risparmio energetico conseguito e per 41,5% per i costi.

L’intervento più consistente in termini di investimenti e risparmio energetico annuo è costituito dai sistemi ibridi (caldaia a condensazione + pompa di calore), seguono le pompe di calore e le caldaie a condensazione. L’installazione dei sistemi ibridi e delle pompe di calore, specie se abbinate ai sistemi fotovoltaici, fa raggiungere facilmente il miglioramento di almeno due classi energetiche, condizione necessaria per l’accesso al SuperEcobonus.

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