Servizi tecnici: a gennaio 2024 crolla il mercato

La conferma nel nuovo report OICE: numeri fortemente al ribasso per le gare di servizi tecnici. A pesare le novità sulla digitalizzazione e gli affidamenti diretti

di Redazione tecnica - 12/02/2024

Il 2024 non inizia nel migliore dei modi per il mercato pubblico dei servizi tecnici, raggiungendo minimi storici che non si vedevano dal 1996.

Servizi di ingegneria e architettura: il nuovo report OICE

Sono numeri in forte calo quelli registrati dal report di gennaio 2024 sui servizi di ingegneria e architettura, realizzato dall’osservatorio OICE/Informatel: secondo le rilevazioni effettuate, il totale del valore di tutti i servizi tecnici messo in gara nel mese, sommando i 38,6 milioni dei bandi di architettura e ingegneria ai 7,4 milioni di servizi compresi negli appalti integrati, arriva a 46 milioni, con un calo dell’81,2% rispetto a gennaio 2023.

Scendendo nel dettaglio, nel mese di gennaio 2024 per servizi di ingegneria e architettura (escluse le progettazioni esecutive degli appalti integrati) sono stati rilevati 141 bandi per 38,6 milioni, con cali del 52% in numero e dell’81,3% in valore sul mese di gennaio 2023. Rispetto a dicembre 2023 il calo è del 77% in numero e del 93,1% in valore. I valori raggiunti, evidenzia OICE, sono tra i più bassi dell’intera serie storica dell’osservatorio dal 1996.

Le gare per servizi tecnici pubblicate sulla Gazzetta Europea (sopra la soglia UE di 215mila euro) a gennaio sono state solo 38: a gennaio 2023 erano state 113,con una riduzione del -66,4 %, dovuta al ricorso al frazionamento artificioso dei bandi per rientrare nella fascia degli affidamenti diretti (fino a 140mila euro).

Peggiora ancora il dato delle gare di sola progettazione (escluse quindi le progettazioni esecutive affidate con appalto integrato): il valore si attesta su 17,9 milioni contro i 143 milioni di gennaio 2023 (‐87,5%); rispetto allo scorso mese di dicembre il valore cala del 76,9%. Quelle con importo maggiore di 140mila euro pubblicate ai sensi del nuovo Codice dei Contratti Pubblici da luglio 2023 a gennaio 2024 sono state 205, di queste 132 con richiesta di ribasso unico (sul compenso a base d’asta e sulle spese) e soltanto 50 quelle in cui si chiede il ribasso solo sulle spese e si lascia fisso il compenso, mentre per 23 non vengono citate le modalità di ribasso).

I bandi per affidamenti sotto i 140mila euro, nel mese di gennaio 2024 sono stati 93, pari al 66% del numero totale, per 5,1 milioni di euro, il 13,1% del valore totale. Nel quarto trimestre 2023, da ottobre a dicembre, i bandi sotto soglia erano stati 1.528, il 78,7% del numero totale, per 75,9 milioni di euro, l’8,9% del valore totale.

OICE - Report gennaio 2024 - Mercato SIA

Il commento ai dati

“Dal mercato arrivano segnali che sarebbe imprudente non definire preoccupanti e speriamo che a febbraio le cose cambino - ha dichiarato il presidente dell'OICE, Giorgio Lupoi, a commento dei dati dell’osservatorio - sulle ragioni abbiamo già scritto: le profonde e controverse modifiche normative, la complessa e travagliata gestazione del PNRR e le incertezze di parte delle amministrazioni. Appare evidente che ormai è una situazione di allarme se bisogna tornare al 1996 per trovare un dato mensile inferiore: non soltanto si vedono palesemente gli effetti di una soglia per gli incarichi fiduciari così alta che induce frazionamenti artificiosi, ma appare anche chiaro che la spinta del Pnrr si sta esaurendo e che gli effetti della digitalizzazione delle procedure di appalto hanno inciso non poco sulla domanda messa sul mercato. Molto sta facendo l’Anac per sollecitare le stazioni appaltanti ma la realtà è che il numero di stazioni appaltanti qualificate rimane basso, anche se oltre le 3000. Il confronto con dicembre è impietoso, ma lo è anche su gennaio dello scorso anno, prova di una riduzione del mercato ben più accentuata di quanto prevedibile. Non vanno nascoste neanche le incertezze normative determinate dall’assenza di regole ad hoc per questo settore, cui adesso il nuovo bando-tipo per servizi di ingegneria e architettura messo in consultazione dall’Anac metterà riparo, ridando un po’ di certezza alle stazioni appaltanti, anche se ribadiamo la necessità che siano le linee guida 1/2016, adattate, a dovere essere inserite nel nuovo codice. Infine fondamentale sarà adeguare rapidamente il cosiddetto dm parametri perché molte attività oggi affidate non trovano copertura nelle voci dell’allegato I.13. A questo punto non c’è più tempo da perdere.”

Requisiti richiesti e appalti integrati

In relazione ai requisiti tecnici, in 114 gare le stazioni appaltanti fanno riferimento a 3 anni, in 23 gare si chiedono 5 anni e in 51 gare 10 anni, mentre in 17 manca la richiesta. Per quanto riguarda i requisiti economico finanziari, 98 gare fanno riferimento a 3 anni, 3 gare a 5 anni, 9 gare a 10 anni, 1 ai migliori 4 degli ultimi 8, 44 ai migliori 3 anni degli ultimi 5, 1 ai migliori 5 anni degli ultimi 10; in 49 gare manca la richiesta dei requisiti tecnici.

Infine, nel mese di gennaio 2024 le gare rilevate per appalti integrati sono state solo 47, tutte con valore noto per un importo complessivo dei lavori di 408,1 milioni e con un importo dei servizi compresi stimato in 7,4 milioni di euro. Rispetto al mese di gennaio 2023 il numero è sceso del 71,5% e il valore dei lavori è sceso del 74,3% e il valore dei servizi è anch’esso calato dell’80,4%.

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