Sicurezza edifici scolastici: nuovi fondi dal Miur

Stanziati 43 milioni di euro per interventi destinati a interventi su solai e controsoffitti di edifici scolastici

di Redazione tecnica - 06/10/2021

Nell’edilizia scolastica, seppur lentamente, qualcosa sta cambiando e lo testimonia il decreto del Miur n. 254 del 6 agosto 2021, con cui il Ministero dell’Istruzione ha stanziato 43 milioni di euro destinati a interventi necessari a seguito di indagini diagnostiche su solai e controsoffitti di edifici pubblici adibiti ad uso scolastico.

Le risorse per interventi su solai e controsoffitti di edifici scolastici

Questa la ripartizione delle risorse:

  • € 25.900.000 in favore dei Comuni e delle unioni di comuni, elencati nell’allegato A al decreto, che hanno presentato richieste di contributo per interventi di messa in sicurezza a seguito di indagini diagnostiche su solai e controsoffitti di importo superiore a € 20.000 e che hanno eseguito per primi temporalmente le indagini e caricato a sistema la relativa rendicontazione;
  • € 17.104.901 in favore di Province e Città metropolitane (allegato B) che hanno presentato richieste di contributo per interventi di messa in sicurezza a seguito di indagini diagnostiche su solai e controsoffitti di importo superiore a € 20.000.

Gli enti locali beneficiari dei contributi ricevono immediatamente il 30% della somma; la restante parte del finanziamento è erogata per stati di avanzamento lavori fino al raggiungimento del 90% dell’importo di finanziamento, mentre il residuo 10% è erogato al momento della presentazione dei certificati di regolare esecuzione o collaudo dei lavori. 

Il termine ultimo per la rendicontazione finale degli interventi relativi al presente finanziamento è fissato al 31 dicembre 2022, pena la decadenza dal contributo.

Edilizia scolastica: c’è ancora molto da fare

Va sottolineato che altri Enti Locali hanno presentato richieste di contributo per questa tipologia di interventi: una spia della necessità di procedere con un riammodernamento generale, e soprattutto, con la messa in sicurezza degli edifici scolastici, la cui età media si aggira intorno ai 53 anni.

Come sottolineato da Cittadinanzattiva nel XIX rapporto sulla sicurezza nelle scuole, se ci si sofferma sul numero di edifici in possesso della certificazione di agibilità, del collaudo statico e della prevenzione incendi, in nessun caso si raggiunge la metà del possesso di tali certificazioni. Ad aggravare, la situazione, l’ulteriore proroga della certificazione di prevenzione incendi al 31 dicembre 2021.

Lo stesso rapporto riconosce comunque un’inversione di rotta sull’edilizia scolastica dal 2015 in poi, testimoniata dalle seguenti iniziative:

  • creazione di un Fondo Unico per l’Edilizia scolastica con il recupero dei fondi non utilizzati e una maggior razionalizzazione e controllo della spesa;
  • reperimento di risorse economiche significative e costanti nel tempo;
  • pubblicazione dei dati dell’Anagrafe dell’edilizia scolastica;
  • superamento dei limiti di spesa nel patto di stabilità per gli enti locali in materia di edilizia scolastica;
  • snellimento di alcune procedure burocratiche per l’utilizzo dei fondi;
  • istituzione di una cabina di regia politica con il rilancio dell’Osservatorio dell’Edilizia scolastica;
  • progettazione e finanziamento di nuovi modelli di scuola;
  • riconoscimento dell’importanza di investire sulla cultura della sicurezza rispetto ai rischi del territorio con la istituzionalizzazione della Giornata della sicurezza;
  • risorse destinate dal PNRR all’edilizia scolastica, che ammontano complessivamente a 12,66 miliardi.

Diversi elementi positivi che convivono però accanto a molte criticità, tra cui:

  • il lento avvio del nuovo sistema di Anagrafe;
  • i risultati ancora non noti della mappatura satellitare degli edifici;
  • le quasi 17.000 classi con più di 25 alunni, di cui oltre la metà riguardanti gli istituti superiori;
  • il ruolo marginale dell’Osservatorio nazionale dell’edilizia scolastica riunitosi una sola volta nel 2021;
  • gli ancora numerosi episodi di crollo di quest’anno che attestano l’importanza appunto delle indagini diagnostiche di soffitti e solai, ma anche l’urgenza di garantire gli interventi da esse evidenziati;
  • la mancanza di una revisione normativa anche rispetto alle norme di costruzione dei nuovi edifici;
  • l’impossibilità di conoscere i progetti previsti dal PNRR in materia di edilizia scolastica e servizi per la prima infanzia;
  • l’incertezza legata al sistema di governance di tali progetti e finanziamenti, soprattutto in alcune zone del nostre Paese. 

Il PNRR, grande opportunità per l’edilizia scolastica

Il PNRR rappresenta un’opportunità unica per un cambiamento significativo nell’edilizia scolastica del nostro Paese: basti pensare che 4,6 miliardi verranno investiti per la costruzione, riqualificazione e messa in sicurezza degli edifici per l’offerta educativa prescolare di asili nido e scuole dell’infanzia.

Le risorse destinate dal PNRR all’edilizia scolastica ammontano complessivamente a 12,66 miliardi, così suddivise:

  • 800 milioni per la sostituzione di edifici scolastici e di riqualificazione energetica che serviranno per sostituire 195 nuovi edifici soprattutto in zone ad alto rischio sismico;
  • 3,9 miliardi per piano di messa in sicurezza e riqualificazione dell’edilizia scolastica, sicurezza, miglioramento delle classi energetiche e risparmio dei consumi per circa 2,4 milioni di mq di edifici, in particolare nelle aree svantaggiate;
  • 2,1 miliardi per il piano scuola 4.0 - scuole innovative, nuove aule didattiche e laboratori, con la conversione di 100mila aule tradizionali e il cablaggio interno di circa 40.000 edifici scolastici;
  • 4,6 miliardi appunto per la costruzione, riqualificazione e messa in sicurezza degli edifici per l’offerta educativa prescolare.
© Riproduzione riservata