Subappalto necessario: è ancora applicabile con il nuovo Codice?
In un nuovo parere, il MIT chiarisce l’applicabilità del subappalto qualificante anche dopo l’abrogazione dell’art. 12 della legge n. 80/2014
La posizione del MIT: il subappalto necessario è ancora operante
Nel parere del 3 giugno 2025, n. 3526, il MIT ha quindi chiarito che il subappalto necessario resta un istituto pienamente operante anche dopo l’abrogazione della norma originaria, costituendo oggi un principio a valenza generale coerente con l’intero impianto del nuovo Codice.
La possibilità di ricorrere al subappalto per colmare carenze di qualificazione nelle categorie scorporabili non si fonda più su un’espressa previsione legislativa, ma su un sistema normativo che:
- richiede la qualificazione obbligatoria per tutte le lavorazioni scorporabili;
- consente all’operatore economico di dimostrare la disponibilità di tale qualificazione mediante subappaltatore, già nella fase di gara.
Secondo il MIT, tale lettura trova fondamento giurisprudenziale consolidato, in particolare nella sentenza dell’Adunanza Plenaria n. 9/2015, nonché in alcune recenti pronunce del Consiglio di Stato secondo cui:
- il subappalto qualificante è coerente con il principio del risultato di cui all’art. 1 del Codice;
- si consente alla stazione appaltante di accertare ex ante il deficit di qualificazione, assumendo consapevolezza del ricorso a subappaltatori qualificati già nella domanda di partecipazione.
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