Superbonus 110%: ultima spiaggia per la proroga

Salta la proroga al superbonus 110% nel testo del ddl di conversione del Decreto Anticipi. La partita non è ancora chiusa ma le tempistiche sono sempre molto strette

di Gianluca Oreto - 07/12/2023

Come da copione, dopo la presentazione di molti emendamenti (da quasi tutte le forze parlamentari) volti a concedere una proroga al 2024 (almeno fino al primo semestre) per il superbonus 110%, arriverà in aula un testo proposto dalla V Commissione Permanente (Bilancio) del Senato in cui è sparito qualsiasi riferimento ad una dilazione dei termini necessaria per concludere i cantieri in corso.

Sto parlando del disegno di legge di conversione del Decreto-Legge 18 ottobre 2023, n. 145 recante "Misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili" nella versione predisposta dal Governo e che verosimilmente otterrà la fiducia dei due rami del Parlamento entro la data di scadenza (17 dicembre 2023).

Superbonus 110%: l'ultima proroga

Ricordiamo che l'ultima proroga per le detrazioni fiscali del 110% è stata prevista dal Decreto Legge 10 agosto 2023, n. 104 (Decreto Asset), convertito con modificazioni dalla Legge 9 ottobre 2023, n. 136, che ha allineato la deadline delle unifamiliari a quella dei condomini (31 dicembre 2023). Agli interventi sulle unifamiliari che avevano già completato (e certificato) il completamento del 30% dell'intervento complessivo al 30 settembre 2022, è stato concesso di portare in detrazione al 110% le spese sostenute fino a fine 2023 (anziché il 30 settembre 2023).

Una nuova proroga che non ha aperto a nuovi interventi ma ha solo consentito più tempo per la chiusura dei cantieri in corso. Ed era proprio quello che il comparto delle costruzioni e quasi tutte le forze parlamentari chiedevano per i condomini: una proroga almeno al primo semestre 2024 ancorata al completamento del 60% dell'intervento complessivo al 31 dicembre 2023.

Una proroga che non avrebbe riaperto a nuovi interventi e che avrebbe avuto l'unica finalità di scongiurare un disastro ormai sempre più prossimo per il settore dell'edilizia formato da imprese, fornitori, professionisti ma anche contribuenti che hanno aperto le loro abitazioni.

Le difficoltà connesse al blocco della cessione dei crediti edilizi ha fatto sospendere molti dei cantieri sui condomini già avviati. Si stima che sono addirittura 36.000 i cantieri a rischio. Non prevedere una proroga oltre il 31 dicembre 2023 significherebbe che su questi cantieri i proprietari dovrebbero far fronte alla differente aliquota fiscale che a partire dall'1 gennaio 2024 diminuirà al 70%.

Il mancato inserimento della proroga all'interno del Decreto Anticipi lo avevo anticipato lo scorso 14 novembre dopo aver ascoltato le parole della Senatrice di Forza Italia Licia Ronzulli che, alla presentazione di un emendamento che chiedeva la dilazione dei termini per i condomini, aveva affermato: "Rispetto al nostro emendamento sul Superbonus si sta alzando un polverone per nulla. La nostra proposta non è uno strappo, né una fuga in avanti, è un modo per capire fin dove le coperture ci consentiranno di spingerci. Bisogna essere realisti, sappiamo che le risorse sono poche. Abbiamo cercato di proporre una possibile soluzione, dopo l’interlocuzione con il governo capiremo quali margini ci sono, facendo di necessità virtù. Certamente non ci sarà uno scontro con il governo su questo".

La senatrice di Forza Italia aveva anche spiegato "La nostra richiesta di una proroga di sei mesi, a condizione che i lavori siano compiuti almeno per il 60% nasce dall’ascolto di famiglie e imprese e vuole andare incontro alle esigenze di quei cittadini che, in caso contrario, si troverebbero a dover sostenere la spesa dei lavori già fatti. Ma sappiamo bene qual è la situazione dei nostri conti pubblici, causata proprio dal Superbonus. Il ministro Giorgetti è stato, come sempre, molto chiaro".

Un "quasi" ammissione di un emendamento presentato solo per puro "marketing politico" (dubito che la senatrice di una forza di maggioranza non conosca già le intenzioni del suo Ministro dell'Economia).

Superbonus 110%: l'ultima spiaggia per la proroga

Dopo la chiusura del Tesoro nella legge di conversione del Decreto Anticipi, sembrerebbe che non vi sia alcuna possibilità di proroga neanche nella prossima Legge di Bilancio che approderà in Parlamento il 12 dicembre 2023.

Legge di Bilancio che potrebbe rappresentare l'ultima spiaggia (resta sempre il Milleproroghe di fine anno) per una eventuale proroga che arriverebbe comunque troppo in ritardo. Le intenzioni dell'attuale Governo sono ormai chiare da tempo e probabilmente è arrivato il momento di prenderne definitivamente atto.

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