Superbonus: aggiornato il Report Enea a giugno 2023

Enea aggiorna al 30 giugno 2023 il report con i dati relativi all'utilizzo del superbonus per gli interventi di riqualificazione energetica

di Redazione tecnica - 18/07/2023

Sono ormai chiari i veri effetti del Decreto-Legge 16 febbraio 2023, n. 11 (Decreto Cessioni), convertito con modificazioni dalla Legge 11 aprile 2023, n. 38. Un provvedimento presentato per risolvere le problematiche dovute al blocco della cessione dei crediti edilizi ma che in realtà non ha fatto altro che eliminare il meccanismo di cessione (con qualche piccola deroga).

Superbonus: i dati Enea di giugno 2023

Mentre i truffati del Superbonus attendono che qualcosa possa smuovere dal torpore i principali cessionari che nel biennio 2020-2021 hanno acquistato i bonus edilizi senza particolari problematiche, Enea ha pubblicato il suo consueto report mensile sull'utilizzo del Superbonus per gli interventi di riqualificazione energetica (superecobonus).

Un report in cui è evidente come il numero di edifici coinvolti da un intervento di superbonus siano residuali e probabilmente riguardanti pratiche edilizie avviate prima degli ultimi tre grossi provvedimenti di modifica normativa (Decreto Aiuti-quater, Legge di Bilancio 2023 e, appunto, Decreto Cessioni).

A giugno 2023 sono appena 5.316 i nuovi edifici interessati da un nuovo intervento di superbonus. Numeri che seguono i 4.175 di maggio e 3.587 di giugno ma che non sono lontanamente paragonabili a quelli sviluppati quando era ancora possibile utilizzare il meccanismo di cessione di cui all'art. 121 del Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio).

Ricordiamo, ad esempio, i numeri sviluppati negli ultimi 6 mesi del 2022:

  • Luglio 2022 - 24.827 nuovi edifici
  • Agosto 2022 - 19.956 nuovi edifici
  • Settembre 2022 - 63.284 nuovi edifici
  • Ottobre 2022 - 9.628 nuovi edifici
  • Novembre 2022 - 12.131 nuovi edifici
  • Dicembre 2022 - 20.490 nuovi edifici

Il totale degli interventi

A giugno 2023 si è superata la soglia degli 80 miliardi di euro di investimenti (comprese le somme non ammesse a detrazione). In particolare:

  • Totale investimenti (compreso le somme non ammesse a detrazione) - 81.260.017.684,69 euro
  • Totale investimenti ammessi a detrazione - 79.949.374.412,31 euro
  • Totale investimenti lavori conclusi ammessi a detrazione - 65.093.450.017,17 euro
  • Detrazioni maturate per i lavori conclusi - 71.177.362.186,17 euro

Condomini, unifamiliari, u.i. e castelli

Entrando nel dettaglio, Enea fornisce i dati suddividendoli in funzione dei principali soggetti beneficiari dell'incentivo:

  • condomini;
  • edifici unifamiliari;
  • unità immobiliari con accesso autonomo e funzionalmente indipendenti;
  • castelli.

Continuano a crescere i condomini che a giugno 2023 registrano:

  • 67.478 edifici coinvolti (+3.440);
  • Totale investimenti (compreso le somme non ammesse a detrazione) - 42.380.870.116,24 euro (+2.694.511.323,48 euro)
  • Tot. Investimenti - 42.079.534.768,68 euro (+2.681.294.262,23 euro)
  • Tot. Lavori realizzati - 30.735.453.833,48 euro (+2.185.786.649,92 euro)

Diminuisce l'effetto superbonus per le unifamiliari:

  • 235.077 edifici coinvolti (+1.355);
  • Totale investimenti (compreso le somme non ammesse a detrazione) - 27.590.115.795,06 euro (+160.926.877,82 euro)
  • Tot. Investimenti - 26.813.328.026,04 euro (+159.468.021,82 euro)
  • Tot. Lavori realizzati - 24.130.810.523,78 euro (+460.967.647,78 euro)

Trascurabili i nuovi numeri sulle u.i. autonome:

  • 114.626 edifici coinvolti (+521);
  • Totale investimenti (compreso le somme non ammesse a detrazione) - 11.287.342.256,31 euro (+50.633.484,61 euro)
  • Tot. Investimenti - 11.055.672.085,42 euro (+50.613.311,10 euro)
  • Tot. Lavori realizzati - 10.226.460.634,75 euro (+145.728.727,63 euro)

Conclusioni

Dai numeri rilevati da Enea non c'è dubbio che, pur essendo il superbonus una misura eccezionale dal punto di vista dell'aliquota, è necessario trovare una strategia per incentivare la riqualificazione energetica (e strutturale) a chi non possiede contemporaneamente capacità economica per avviare gli interventi e capienza fiscale per portarli in detrazione.

Al momento è allo studio della Camera una proposta di legge troppo timida e ci si attende dal Parlamento uno sforzo maggiore se l'intento è quello di rispondere efficacemente agli obblighi che presto arriveranno dalla Direttiva Case green europea.

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