Superbonus: le proposte dei geometri per rivedere gli incentivi

Il presidente di CNGeGL: necessario un grande progetto strutturale a supporto dell'economia del Paese e della transizione ecologica

di Redazione tecnica - 24/02/2023

Interventi con criteri premiali, riqualificazione e messa in sicurezza del patrimonio edilizio pubblico e privato, rigenerazione complessiva anche con interventi e opere di interesse pubblico.

Superbonus: le proposte dei geometri per un progetto a lungo termine

Sono questi i punti su cui ha battuto il presidente della Cassa Nazionale Geometri e Geometri Laureati, Maurizio Savoncelli, che nel corso di una conferenza stampa promossa dall’on. Erica Mazzetti e organizzata da Radio Parlamentare, ha sottolineato l’importanza di intraprendere un percorso virtuoso, sul quale puntare per i prossimi 10/15 anni, e in cui si inserisce agilmente la direttiva europea sulle case green e che  permette di portare avanti scelte e soluzioni per la tutela dell’ambiente.

Secondo il presidente CNGeGL, è necessario pensare anche a una norma transitoria, che metta in salvo le criticità che si sono create con l’entrata in vigore del D.L. n. 11/2023, che ha sospeso sine die la cessione dei crediti e lo sconto in fattura per tutti gli interventi approvati dal 17 febbraio 2023 in poi.

Savoncelli (CNGeGL): il Superbonus aiuta economia ed ecologia

Savoncelli ricorda anche che quanto proposto al Governo dai tecnici è frutto di valutazioni di carattere demografico, economico, sociale e ambientale. Per farlo riprende i dati del recente report Nomisma e conferma che “Facendo parte della Rete Professioni Tecniche sosteniamo le ipotesi finora enunciate da ANCE, da Confindustria e riteniamo sia doveroso continuare a sostenere coloro che non hanno la capienza per realizzare questi interventi, con l’unico scopo di favorire un processo che si qualifica per l’impronta ecologica. In pochi mesi con gli interventi attuati sono state ridotte le emissioni di C02 nell’atmosfera per 1,42 milioni di tonnellate. Un risultato di tutto rispetto verso i 70 milioni di tonnellate che restano da contenere, cui si aggiunge un abbattimento della spesa energetica delle famiglie per 962 euro annui di risparmio in bolletta”.

Savoncelli conclude quindi con una proposta se non ambiziosa, quanto meno di speranza per imprese, professionisti e famiglie:  “una volta superate le criticità aggiungiamo l’opportunità di far confluire le esigenze del nostro Paese in un nuovo grande progetto strutturale, che sia definito nel giro dei prossimi 5 mesi e non richieda più interruzioni, variazioni e modifiche, nuove interpretazioni che possano continuare a generare confusione e aumento dei costi dei materiali e della manodopera per i tempi inadeguati”.

 

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