Testo Unico Sicurezza Lavoro (TUSL): via libera alle modifiche

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alle modifiche del Decreto legislativo n. 81/2008 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro

di Redazione tecnica - 19/10/2021

Il 2022 potrebbe essere l'anno della svolta normativa in ambito tecnico. Si parla ormai da tempo di riforma del Codice dei contratti (D.Lgs. n. 50 del 2016) e di revisione del Testo Unico Edilizia (d.P.R. n. 380 del 2001), solo negli ultimi giorni si è cominciato a parlare anche di modifiche al sistema normativo previsto per la sicurezza.

Testo Unico Sicurezza Lavoro (TUSL): via del Consiglio dei Ministri alle modifiche

Il Consiglio dei Ministri, su iniziativa del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, ha dato il via libera alle modifiche del Decreto legislativo n. 81/2008 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

In particolare, ha spiegato il ministro, "le modifiche sono principalmente finalizzate a incentivare e semplificare sia l'attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza su lavoro sia il coordinamento dei soggetti competenti a presidiare il rispetto delle norme prevenzionistiche".

Modifica al TUSL: le misure e gli obiettivi

Tra le misure previste:

  • il coordinamento di Ispettorato Nazionale Lavoro (INL) e ASL dell'attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro svolta a livello provinciale, apportando conseguenti modifiche al DPCM del 21 dicembre 2007;
  • l'allocazione degli introiti derivanti dall'adozione delle sanzioni emanate dal personale dell'Ispettorato in materia prevenzionistica in un apposito capitolo dell'INL stesso, finalizzato a finanziare l'attività di prevenzione nei luoghi di lavoro;
  • il rafforzamento del Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP), per il quale si punta a una definitiva messa a regime e a una maggiore condivisione delle informazioni in esso contenute.

Gli obiettivi dichiarati quello di incentivare e semplificare:

  • l’attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza su lavoro;
  • coordinamento dei soggetti competenti a presidiare il rispetto delle norme prevenzionistiche.

Stretta sul lavoro nero

Cambiano anche le condizioni necessarie per l'adozione del provvedimento cautelare della sospensione dell'attività imprenditoriale interessata dalle violazioni: 10% e non più 20% del personale "in nero" presente sul luogo di lavoro così come l'individuazione degli illeciti in materia di salute e sicurezza da considerarsi gravi. In particolare, per questo tipo di illeciti sui luoghi di lavoro non sarà più richiesta alcuna "recidiva" ai fini della adozione del provvedimento che, pertanto, scatterà subito a fronte di gravi violazioni prevenzionistiche individuate con decreto ministeriale e, nelle more della sua adozione, individuate dalla tabella contenuta nell'Allegato I al D.lgs. n. 81/2008. La nuova disciplina del provvedimento cautelare prevede altresì l'impossibilità, per l'impresa destinataria del provvedimento, di contrattare con la pubblica amministrazione per tutto il periodo di sospensione.

INL: previste nuove assunzioni

All'estensione delle competenze attribuite all'INL si accompagneranno un rilevante aumento dell'organico - è prevista l'assunzione di 1.024 unità - e un investimento in tecnologie di oltre 3,7 milioni di euro nel biennio 2022/2023 per dotare il nuovo personale ispettivo della strumentazione informatica necessaria a svolgere l'attività di vigilanza.

Previsto anche l'aumento del personale del Comando Carabinieri per la tutela del lavoro che passerà dalle attuali 570 a 660 unità dal 1° gennaio 2022.

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