Vincolo indiretto e beni culturali: quali limiti per l’edilizia nelle aree di rispetto?

Vincolo indiretto beni culturali: cosa prevede l’art. 45 del Codice e quali limiti valgono per nuovi edifici nelle aree di rispetto secondo il Consiglio di Stato

di Redazione tecnica - 20/05/2025

Il principio di tutela indiretta e la discrezionalità “mista”

In secondo grado, il Consiglio di Stato ha chiarito che il vincolo indiretto ha la funzione di garantire una “fascia di rispetto” intorno al bene principale, completandone la fruizione e la leggibilità, attraverso prescrizioni su distanze, prospettive, luce, ambiente e decoro.

Tuttavia, nell’esercizio di questo potere, l’amministrazione è tenuta ad applicare il principio di proporzionalità in tutte le sue componenti: idoneità, necessarietà e proporzionalità in senso stretto. Le prescrizioni non possono gravare in maniera eccessiva sugli interessi contrapposti, se non in presenza di una motivazione puntuale e adeguatamente documentata.

Trattandosi di un potere connotato da discrezionalità “mista” – tecnica e amministrativa – è legittimo considerare anche interessi ulteriori rispetto a quello culturale, purché ciò avvenga nel rispetto dei principi di correttezza procedimentale e trasparenza.

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