I 10 comandamenti dell’affidamento diretto

Il TAR Campania chiarisce le regole operative dell'affidamento diretto: discrezionalità piena, non comparatività e differenze tra offerta e preventivo secondo il nuovo Codice dei contratti

di Pier Luigi Girlando - 04/06/2025

I comandamenti

Sulla base della sentenza, si può individuare un breve elenco di quelle che potremmo definire le figure sintomatiche di un affidamento diretto:

  • carattere non comparativo, anche in caso di interpello di più preventivi;
  • il preventivo ha natura differente rispetto all’offerta;
  • procedimentalizzazione forte e affidamento diretto sono inconciliabili;
  • la discrezionalità, nell’affidamento diretto è piena e non coincide con la discrezionalità tecnica delle procedure comparative/di gara;
  • alla base dell’affidamento diretto vi è la motivazione, resa ai sensi dell’art.  L. 241/90 e dell’art. 17 Dlgs 36/2023

A questo primo elenco di “elementi fondamentali e caratterizzanti”, vogliamo anche aggiungere quelli che sono gli aspetti imprescindibili, per il RUP, che intenda utilizzare correttamente l’affidamento diretto:

  • non artificioso frazionamento al fine di rispettare le soglie previste (150.000 llpp; 140.000 forniture/servizi);
  • verifica dei requisiti di ordine generale (con iter semplificato per importi inferiori ad euro 40.000) e della pregressa esperienza;
  • rispetto della rotazione;
  • clausole sociali e indicazione del CCL laddove l’affidamento diretto sia utilizzato per appaltare lavori e servizi diversi da quelli di natura intellettuale o forniture con posa in opera.
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