Affidamenti in house: Nuovamente rinviata l’iscrizione nell'Elenco

Rinviato, anvora una volta e questa volta con una scadenza più lontana, l’avvio dell’elenco delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori c...

01/12/2017

Rinviato, anvora una volta e questa volta con una scadenza più lontana, l’avvio dell’elenco delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori che operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie società in house previsto dall’art. 192 del d.lgs. 50/2016.

Lo ha reso noto il Presidente dell’ANAC Raffaele Cantone con il Comunicato 29 novembre 2017 in cui è precisato che “Nelle more della messa in esercizio dell’applicativo informatico necessario per la gestione dell’elenco delle amministrazioni  aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori di cui all’art. 192 del d.lgs.  50/2016, si comunica che il termine per l’avvio della presentazione della  domanda di iscrizione nell’Elenco, di cui al punto 9.2 delle Linee guida ANAC  n. 7 è rinviato, per motivi tecnici, al 15  gennaio 2018”.

Ricordiamo che l’ANAC ha dato attuazione al citato art. 192 del Codice dei contratti con le linee guida n. 7 relativamente al Regime speciale degli affidamenti in house ma, anche in questo caso, si tratta di una storia infinita che qui di seguito riproponiamo:

  1. uno schema delle linee guida viene messo in consultazione dal 5 al 20 dicembre 2016 (leggi articolo);
  2. sullo schema di linee guida il Consiglio di Stato esprime il proprio parere n. 282 dell’1 febbraio 2017 (leggi articolo);
  3. con determinazione n. 235 del 15 febbraio 2017 l’ANAC approva la prima versione delle linee guida pubblicate sulla Gazzetta ufficiale n. 61 del 14/03/217 ed in vigore dal 29 marzo 2017; la domanda di iscrizione avrebbe dovuto essere presentata entro 90 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta in  modalità  telematica utilizzando un apposito applicativo che l’ANAC non ha, mai reso disponibile (leggi articolo);
  4. successivamente all’entrata in vigore del d.lgs. n. 56/2017, l’ANAC ha ritenuto opportuno rivisitare le linee guida sulle quali ha chiesto il parere del Consiglio di Stato;
  5. con un comunicato del Presidente datato 5 luglio 2017 e, quindi, dopo la scadenza dei 90 giorni, l’originaria scadenza dei 90 giorni è stata postergata al 30 ottobre 2017 (leggi articolo);
  6. il Consiglio di Stato si è espresso sulle nuove linee guida con proprio parere n. 1940 del 5/9/2017 (leggi articolo);
  7. con determinazione n. 951 del 20/09/2017 vengono aggiornate dall’ANAC le linee guida n. 7 pubblicate sulla Gazzetta ufficiale n. 236 del 9/10/2017 che, di fatto, sono già in vigore dal 10/10/2017; nelle stesse linee guida è precisato che la domanda di iscrizione avrebbe dovuto essere presentata entro il 30 ottobre 2017 in  modalità  telematica utilizzando un apposito applicativo che l’ANAC non ha, ancora reso disponibile (leggi articolo):
  8. in prossimità della scadenza del 30 ottobre l'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) con il Comunicato del Presidente 25 ottobre 2017 ha postergato la scadenza di un mese al 30 novembre 2017 (leggi articolo);
  9. in prossimità ella nuova scadenza del 30 novembre l’ANAC con un nuovo comunicato del 29 novembre 2017 ha postergato la scadenza di un mese e mezzo portandola al 15 gennaio 2018.

Come è possibile osservare il precedente elenco è, già, abbastanza lungo e non sappiamo di quanto potrà allungarsi perché il 15 gennaio 2018 è già vicino e la scadenza potrebbe slittare ancora più avanti ritardando, senza un albo che riduca i margini di discrezionalità relativamente agli affidamenti diretti,  quella garanzia della trasparenza necessaria in un settore in cui sono coinvolte pubbliche amministrazioni imprese e professionisti e che può interessare vari ambiti tra i quali la gestione dei rifiuti la gestione dei servizi informatici e di progettazione. L’albo previsto al comma 1 dell’art. 192 del Codice dei contratti ridurrà i margini di discrezionalità per le stazioni appaltanti, aumentando quindi le gare e la concorrenza.

Anche in questo caso, come in tutto quello che riguarda il Codice dei contratti di cui al D.Lgs. n. 50/2016 si tratta di una storia infinita per la quale non vediamo, ancora, la parola FINE.

A cura di arch. Paolo Oreto

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