Edilizia scolastica, mentre le scuole crollano il MIUR presenta l'Osservatorio nazionale

Certi eventi non possono essere semplicemente catalogati come frutto del principio di casualità. Non sono una persona particolarmente "spirituale", ma il mio...

13/01/2015
Certi eventi non possono essere semplicemente catalogati come frutto del principio di casualità. Non sono una persona particolarmente "spirituale", ma il mio inconscio non può lasciarmi indifferente alla coincidenza accaduta lo scorso 8 gennaio quando presso la sede del MIUR si parlava di Osservatorio sull'edilizia scolastica e a Sesto San Giovanni cadevano sulle teste di sette bambini pezzi del soffitto della scuola materna Vittorino Da Feltre di via Leopardi, precipitando su sette bambini, che sono stati curati in ospedale.

Che in Italia si cominci a parlare di edilizia scolastica e di pratiche per il corretto recupero del patrimonio scolastico italiano, è certamente buona cosa. Che lo si faccia a suon di tweet, stanziando poi quelle che è possibile definire briciole rispetto a quanto ci sarebbe bisogno per ridare dignità alle scuole italiane, lo è molto meno.

Intanto, c'è da registrare la prima riunione dopo 17 anni dell'Osservatorio sull'edilizia scolastica che dovrà essere la base per discutere (e si spera anche per prendere decisioni) sullo stato della scuola italiana. L'Osservatorio sull'edilizia scolastica sarà un "luogo di confronto e discussione fra tutte le istituzioni coinvolte, ma anche e soprattutto un luogo di decisione, una sorta di sportello unico dell'edilizia scolastica". Queste le parole del Sottosegretario all'Istruzione, Università e Ricerca Davide Faraone durante la riunione di insediamento a cui erano presenti i Sottosegretari Pier Paolo Baretta per il Ministero dell'Economia e Umberto Del Basso De Caro per il Ministero delle Infrastrutture. Hanno partecipato i rappresentanti della Struttura di Missione per l'edilizia scolastica di Palazzo Chigi, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Conferenza delle Regioni, dell'Unione delle Province (Upi), dell'Associazione dei Comuni (Anci).

"Sull'edilizia il governo sta facendo un grande investimento oggettivo - ha affermato il Sottosegretario Faraone - e sta lavorando su due binari: quello dell'emergenza e quello della programmazione. Non esiste infatti una buona scuola se non ci sono edifici all'altezza. Anche attraverso l'Osservatorio dobbiamo rendere efficaci gli strumenti che esistono già e metterne in cantiere di nuovi". Il Sottosegretario ha poi posto l'accento sull'importanza dell'Anagrafe dell'edilizia scolastica, anche questa riavviata di recente. "Sarà uno strumento di trasparenza e di responsabilizzazione per gli addetti ai lavori - ha ricordato - Come Miur ci impegniamo a sollecitare le Regioni e a monitorare i lavori affinché sia completata entro il prossimo giugno.

In riferimento all'Anagrafe dell'Edilizia Scolastica è utile ricordare che il 19 marzo 2014 Sezione Terza Bis del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha dato ragione a Cittandinanzaattiva Onlus contro il MIUR per l'annullamento del provvedimento di diniego di accesso civico all'anagrafe dell'edilizia scolastica e alle informazioni raccolte attraverso la mappatura degli elementi non strutturali prevista dall'intesa della conferenza unificata del 28 gennaio 2009 "linee guida per il rilevamento della vulnerabilità degli elementi non strutturali nelle scuole" e alle informazioni analitiche relative a: presenza delle certificazioni di agibilità statica, di adeguamento sismico, igenico-sanitarie, di prevenzione incendi relative a tutte le 41.483 sedi scolastiche, in maniera disaggregata, divise per regioni; mappatura delle barriere architettoniche, non solo all'accesso dell'edificio, ma anche nelle aule e nei diversi servizi didattici con indicazione di presenza di bagni per le persone con disabilità motorie o, almeno, da essi effettivamente utilizzabili; elenco degli interventi effettuati e da realizzare, relativi alla rimozione di amianto all'interno degli edifici scolastici; presenza o meno del documento di valutazione dei rischi e del piano di evacuazione.

Il comunicato del MIUR sull'Osservatorio afferma che entro il mese di gennaio si avrà una riunione tecnica che possa rendere più rapida la programmazione degli interventi in materia di edilizia scolastica e la realizzazione delle opere.

La situazione del patrimonio scolastico
Alle mie latitudine esiste un detto "Quanto il dottore studia, il paziente muore". Mi sembra utile ricordare che un recente rapporto del Censis ha evidenziato che più del 15% delle scuole italiane è stato costruito prima del 1945, altrettante datano tra il '45 e il '60, il 44% risale all'epoca 1961-1980, e solo un quarto degli stabili è stato costruito dopo il 1980. Complessivamente il 74% ha, come minimo, più di 35 anni. Il XIV Rapporto di Legambiente ha evidenziato che oltre il 60% delle scuole sono state costruite prima del 1974, il 37,6% necessita di interventi di manutenzione urgente, il 40% sono prive del certificato di agibilità, il 38,4% si trova in aree a rischio sismico e il 60% non ha il certificato di prevenzione incendi. Infine, il rapporto di Cittadinanzattiva ha rilevato che il 44% delle scuole possiede il certificato di agibilità statica, solo il 38% quello di agibilità igienico sanitaria e il 37% quello di prevenzione incendi, mentre oò 37% delle scuole sono costruite in zone ad alto rischio sismico e il 12% in zone a rischio idrogeologico.

Ai fautori del positivismo per forza, a chi "critica le critiche negative" e le "gogne mediatiche" perché i "commenti positivi generano più condivisioni", dico che ha ragione. I suddetti dati non dovrebbero portare solo a delle sterili lamentele sui social network che spesso servono solo come sfogo e nulla di più. Dovrebbero piuttosto indignarvi tanto da attivarvi in prima persona affinché questa nuova opportunità dell'Osservatorio sull'edilizia scolastica non diventi solo l'ennesimo modo per fornire nuovi lauti stipendi.

Da parte mia, sono lieto di aver dato un, benché piccolo, contributo nell'idea di un progetto editoriale che ha portato alla redazione del libro "La scuola intelligente" dell'Arch. Giorgio Ponti che ha l'obiettivo di segnare il passaggio tra il concetto Edilizia Scolastica a quello di Architettura Educativa: da un semplice "contenitore" ad organismi che si "connettono" attivamente e qualitativamente con il processo educativo e formativo, ma anche con le realtà culturali, sociali, economiche, organizzative e territoriali. Libro che vi invito a consultare nelle migliori librerie tecniche d'Italia oppure online.

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