INDICI OTTOBRE 2008

L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Ottobre 2008; l'indice dei prezzi al consumo per le fa...

14/11/2008
L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Ottobre 2008; l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati si è, dunque, attestato per il mese di Ottobre 2008 sul valore di 135,2 senza variazione rispetto a quello del mese precedente.
La variazione mensile è stata dello 0 % e quella annua dell’3,4%. Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Ottobre 2008 ed il 14 Novembre 2008, occorre rivalutare la quota accantonata al 31 Dicembre 2007 dello 3,18475%. Per quanto concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è attestato all'2,550% e l'indice biennale al 4,125%.

L’Istat spiega che, nel mese di ottobre 2008, per quanto concerne l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, gli aumenti congiunturali più significativi si sono verificati nei capitoli Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,8%), Istruzione (+0,7%) e Abbigliamento e calzature e Altri beni e servizi (+0,4% per entrambi).

Variazioni nulle si sono verificate nel capitolo Comunicazioni, Ricreazione, spettacoli e cultura e Servizi ricettivi e di ristorazione. Variazioni negativesi sono registrate nel capitolo Trasporti (-1,2%) e Servizi sanitari e per la salute (-0,1%)

Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei capitoli Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+7,1%), Bevande alcoliche e tabacchi (+5,3%) e Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+5,2%).

Una Variazione tendenziale negativa si è registrata nel capitolo Comunicazioni (-4,2%).

Nell’ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più elevati dell’indice NIC si sono verificati nelle città di L’Aquila (+ 3,9 %), Torino, Cagliari (+ 3,6 % per entrambe), Firenze, Ancona, Napoli e Reggio Calabria (+ 3,5 % per tutte e quattro); quelli più moderati hanno riguardato le città di Bari (+ 2,6 %), Bologna, Perugia, Roma e Campobasso (+ 3,1 % per tutte e quattro).
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