Programma degli acquisti e programmazione dei lavori pubblici, pronto il decreto del MIT

Eppur qualcosa si muove perché il testo del decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti previsto dall'art. 21, comma 8 del D.Lgs. n. 50/2016 (...

22/09/2017

Eppur qualcosa si muove perché il testo del decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti previsto dall'art. 21, comma 8 del D.Lgs. n. 50/2016 (Codice dei contratti pubblici) relativo al programma degli acquisti ed alla programmazione dei lavori pubblici sul quale il Consiglio di Stato aveva espresso il proprio il primo parere n. 351 del 13 febbraio 2017 (leggi notizia) ed il successivo parere n. 1806 del 27 luglio 2017 è stato approvato nella riunione di ieri dalle Regioni e sembra che sia tutto pronto per la definitiva pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale; in verità il citato decreto che avrebbe dovuto essere emanato entro il 18 luglio 2016 entrerà in vigore con un mostruoso ritardo di oltre 15 mesi.

Certo, a distanza di un anno e mezzo, per rendere del tutto operativo il nuovo Codice dei contratti e per abrogare definitivamente gli oltre cento articoli del Regolamento n. 207/2010 ancora in vigore, restano da pubblicare decine e decine di provvedimenti e, quindi, il nostro giudizio complessivo sulla riforma resta negativo (leggi notizia ) ed anche se dobbiamo ancora sperare che in tempi brevi tutto possa essere messo a regime fa sorridere ilcommento di un nostro lettore che ad una notizia relativa alla rotazione e non discriminazione (leggi notizia) ha detto che per uscire dal cul de sac in cui si è infilato il legislatore (con un Codice che per essere attuato ha necessità di decine e decine di decreti attuativi) la soluzione dovrebbe essere quella di: 1) abrogare seduta stante tutti i codici LLPP; 2) eliminare l'ANAC; 3) copiare un qualsiasi codice degli appalti di un qualsiasi paese del nord Europa.

Ricordiamo che l'art. 21, comma 8 del D.Lgs. n. 50/2016, come modificato dal D.Lgs. n. 56/2017, prevede la pubblicazione di un decreto del MIT, che, in riferimento al Programma degli acquisti e programmazione dei lavori pubblici, deve indicare:

  • le modalità di aggiornamento dei programmi e dei relativi elenchi annuali;
  • i criteri per la definizione degli ordini di priorità, per l’eventuale suddivisione in lotti funzionali, nonché per il riconoscimento delle condizioni che consentano di modificare la programmazione e di realizzare un intervento o procedere a un acquisto non previsto nell’elenco annuale;
  • i criteri e le modalità per favorire il completamento delle opere incompiute;
  • i criteri per l’inclusione dei lavori nel programma e il livello di progettazione minimo richiesto per tipologia e classe di importo;
  • gli schemi tipo e le informazioni minime che essi devono contenere, individuate anche in coerenza con gli standard degli obblighi informativi e di pubblicità relativi ai contratti;
  • le modalità di raccordo con la pianificazione dell’attività dei soggetti aggregatori e delle centrali di committenza ai quali le stazioni appaltanti delegano la procedura di affidamento.

Il nuovo decreto è costituito dai seguenti 11 articoli e 2 allegati:

  • articolo 1 - Oggetto
  • articolo 2 - Definizioni
  • articolo 3 - Contenuti, livello di progettazione minimo, ordine di priorità, del programma triennale dei lavori pubblici, sei relativi elenchi annuali e aggiornamenti
  • articolo 4 - Criteri di inclusione delle opere pubbliche incompiute nei programmi triennali di lavori pubblici e nei relativi elenchi annuali
  • articolo 5 - Modalità di redazione, approvazione, aggiornamento e modifica del programma triennale dei lavori pubblici e del relativo elenco annuale. Obblighi informativi e di pubblicità
  • articolo 6 - Contenuti, ordine di priorità del programma biennale degli acquisti di forniture e servizi
  • articolo 7 - Modalità di redazione, approvazione, aggiornamento e modifica del programma biennale degli acquisti di forniture e servizi. Obblighi informativi e di pubblicità
  • articolo 8 - Modalità di raccordo con la pianificazione dell'attività dei soggetti aggregatori e delle centrali di committenza ai quali le stazioni appaltanti delegano la procedura di affidamento
  • articolo 9 - Disposizioni transitorie e finali
  • articolo 10 - Clausola di invarianza finanziaria
  • articolo 11 - Entrata in vigore

Allegato I - Schemi - tipo per la programmazione triennale dei lavori pubblici

  • A: quadro delle risorse necessarie alla realizzazione dei lavori previsti dal programma, articolate per annualità e fonte di finanziamento;
  • B: elenco delle opere pubbliche incompiute
  • C: elenco degli immobili disponibili di cui agli articoli 21, comma 5 e 191 del Codice, ivi compresi quelli resi disponibili per insussistenza dell'interesse pubblici al completamento di un'opera incompiuta;
  • D: elenco dei lavori del programma con indicazione degli elementi essenziali per la loro individuazione;
  • E: lavori che compongono l'elenco annuale, con indicazione degli elementi essenziali per la loro individuazione;
  • F: elenco dei lavori presenti nel precedente elenco annuale per le fattispecie di cui ai commi 2 e 3 dell'articolo 5

Allegato II - Schemi - tipo per la programmazione biennale degli acquisti di forniture e servizi

  • A: quadro delle risorse necessarie alle acquisizioni previsti dal programma, articolate per annualità e fonte di finanziamento;
  • B: elenco degli acquisti del programma con indicazione degli elementi essenziali per la loro individuazione. Nella scheda sono indicati le forniture e i servizi connessi ad un lavoro di cui agli articoli da 3 a 5, riportandone il relativo CUP
  • C: elenco dei acquisti presenti nella precedente programmazione biennale per le fattispecie di cui ai commi 2 e 3 dell'articolo 7

In allegato lo schema di decreto ed i due pareri del Consiglio di Stato

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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