Abusi edilizi: il MIMS istituisce la banca dati

Dentro il database confluiranno tutte le informazioni su immobili e opere realizzati in violazione di legge

di Redazione tecnica - 11/02/2022

Continua la guerra agli abusi edilizi. Oltre alla recente ripartizione dei Fondi per la demolizione di opere abusive, il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha istituito con il decreto del 9 febbraio 2022, n. 30 la Banca dati nazionale sull’abusivismo edilizio in cui saranno raccolte e rese disponibili le informazioni sugli immobili e le opere realizzate in violazione di legge. Lo schema di decreto è stato presentato lo scorso 2 febbraio nell'ambito della Conferenza unificata.

Abusi edilizi: nasce la banca dati degli illeciti

Nella banca dati saranno censiti i manufatti abusivi presenti sul territorio nazionale, con la possibilità, per le amministrazioni pubbliche competenti in materia di abusivismo edilizio, di consultare tutte le informazioni sui fabbricati. Il sistema consentirà di agevolare la programmazione e il monitoraggio degli interventi di demolizione delle opere abusive da parte dei Comuni. Non solo: le stesse amministrazioni e gli enti competenti in materia di abusivismo saranno tenuti ad alimentare la banca dati, a condividere e trasmettere le informazioni sugli illeciti accertati e sui conseguenti provvedimenti emessi.

Sno previsti diversi step: in una prima fase la banca dati sarà alimentata con le informazioni sugli immobili e le opere abusive oggetto delle segnalazioni effettuate dai Comuni. Successivamente, confluiranno anche le segnalazioni ricevute dai Ministeri dell’Interno, della Giustizia, della Transizione ecologica, della Cultura, dell’Economia e delle Finanze, dell’Agenzia delle Entrate, delle Regioni e dei Comuni.

Giovannini: la banca dati serve a tutelare i territori

Come ha evidenziato il ministro Enrico Giovannini, la banca dati rappresenta uno strumento informativo che consentirà di mettere a sistema le informazioni sulle opere abusive nel Paese e rafforzare le azioni di contrasto contro un fenomeno illegale che ha arrecato gravi danni alla vivibilità delle città e all’ambiente, avviando un percorso virtuoso per proteggere e tutelare meglio i territori.

Proprio in questa direzione va anche l’istituzione di un fondo di 15 milioni di euro per sostenere i Comuni negli interventi di demolizione delle opere abusive, rifinanziato con la legge n. 234/2021 (Legge di Bilancio 2022).

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