Appalti digitali: il dossier Ance sulle novità dell’Ecosistema nazionale di e-procurement

Il dossier dell'Associazione spiega le novità introdotte con la digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti su piattaforme certificate, CIG, FVOE, pubblicità legale e obblighi di trasparenza

di Redazione tecnica - 23/01/2024

Come funziona il sistema di e-procurement

In particolare, nella premessa l’Associazione spiega che l’Ecosistema digitale sfrutta le funzionalità della Piattaforma digitale nazionale dati (PDND), ovvero il sistema che abilita e alimenta lo scambio di informazioni, dataset e servizi chiave all’interno della PA, e interopera con le singole piattaforme di approvvigionamento digitale certificate (PAD), gestite da stazioni appaltanti ed enti concedenti, e con la Banca dati nazionale dei contratti pubblici (BDNCP) dell’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC).

A sua volta, come previsto dall’art. 23 del Codice, la BDNCP (art. 23 del Codice) rappresenta l'infrastruttura digitale di riferimento per la gestione delle informazioni di interesse per i contratti pubblici e comprende:

  • la Piattaforma contratti pubblici;
  • il Fascicolo virtuale dell'operatore economico (FVOE, art. 24),
  • l'Anagrafe unica delle stazioni appaltanti (AUSA, art. 222, comma 15),
  • la Piattaforma per la pubblicità legale (art. 27, commi 3 e 4),
  • il Casellario informatico (art. 222, comma 10)
  • l'Anagrafe degli operatori economici (art. 31).

Inoltre la disciplina relativa alla digitalizzazione si applica:

  • a tutti i contratti sottoposti alla disciplina del Codice, ossia contratti di appalto o concessione, nei settori ordinari e nei settori speciali di qualunque importo, compresi quelli sotto i 5mila euro (c.d. “microaffidamenti”);
  • anche alle procedure di affidamento comprese nel PNRR avviate a partire dal 1° gennaio 2024.

Alla base del proccesso di digitalizzazione degli appalti, l’obbligo posto a carico delle stazioni appaltanti e degli enti concedenti di utilizzare una piattaforma di approvvigionamento per gestire l'intero ciclo di vita del contratto pubblico (ricordiamo che la comunicazione è un obbligo da adempiere entro il 31 gennaio 2024, pena la perdita di qualificazione dal 1° febbraio 2024) e, tramite collegamento con la BDNCP, per gli adempimenti in tema di trasparenza e pubblicità digitale del bando o dell’avviso.

Le gare si espletano quindi attraverso le seguenti attività online:

  • e-notification: pubblicazione elettronica dei bandi di gara;
  • e-access: accesso elettronico ai documenti di gara;
  • e-submission: presentazione elettronica delle offerte;
  • e-DGUE: documento di gara unico europeo elettronico (o ESPD, European single procurement document);
  • e-Certis: il sistema informatico che consente di individuare i certificati e gli attestati più frequentemente richiesti nelle procedure d'appalto.

 

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