Condono edilizio: il Consiglio di Stato su silenzio assenso e annullamento in autotutela
Esistono dei limiti entro i quali l'Amministrazione può esercitare la revoca di un titolo edilizio illegittimo che si è formato per il decorso del tempo. Vediamo quali sono
Formazione del silenzio assenso: titolo consolidato
Nel valutare la questione, il Consiglio di Stato ha richiamato l’orientamento giurisprudenziale che si sta sempre più consolidando: la condonabilità effettiva degli abusi non incide sulla formazione del silenzio-assenso.
Come spiega Palazzo Spada, il silenzio-assenso si forma anche quando l’attività oggetto del provvedimento di cui si chiede l’adozione non è conforme alle norme che ne disciplinano lo svolgimento. In questo caso, non solo il titolo si era formato nei termini di legge, ma non era più annullabile, neppure in via di autotutela.
Non rileva, dunque, che i box fossero inidonei alla sanatoria in base alla legge: l’amministrazione avrebbe dovuto esprimersi entro i termini. Una volta scaduti, il titolo si è perfezionato, e l’assetto di interessi è diventato stabile.
Questo perché “Il titolo abilitativo può perfezionarsi anche con riguardo ad una domanda non conforme a legge. Reputare il contrario significherebbe sottrarre i titoli così formatisi alla disciplina dell’annullabilità e al bilanciamento tra interesse pubblico e affidamento del privato”.
In sintesi: il potere di provvedere si consuma con il termine, e dopo subentra solo l’autotutela, che non può essere esercitata arbitrariamente o senza limiti temporali.
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