Decreto Infrastrutture: il coinvolgimento dei tecnici diventi legge
La proposta della RPT: i professionisti tecnici rappresentano un capitale umano di competenze strategiche per lo sviluppo delle opere
Le modifiche al Codice e i risvolti nel lavoro dei professionisti
Nel documento si sottolinea come le nuove regole introdotte dall’art. 2 incidano anche sul lavoro dei tecnici. Per esempio, viene contestata la possibilità di utilizzo di Consip ed altre centrali di committenza per l’affidamento di appalti integrati (Art.46 bis comma 3): la RPT chiede l’annullamento della norma, sottolineando come più volte si siano segnalate le criticità dell’uso dell’appalto integrato, previa presentazione di documentazione progettuale in sede di gara, che fa venir meno la centralità del progetto ed accresce i costi di gara degli operatori economici;
Altro aspetto importante è il coinvolgimento negli appalti in somma urgenza e protezione civile ai sensi degli artt. Art. 140 e 140-bis del Codice.
Ciò può tradursi in:
- maggiori occasioni di incarico professionale con tempi ridotti;
- minori vincoli burocratici in situazioni straordinarie;
- necessità di tempestività operativa.
CEL e sulla qualificazione degli appaltatori
Punto critico è l’art. 225-bis: in particolare, se un tecnico è coinvolto nella redazione dei CEL o collabora con imprese che partecipano a gare, è importante conoscere la nuova distinzione tra appaltatori e subappaltatori nell’uso dei CEL, tenendo conto che le nuove regole limitano l’utilizzo dei CEL derivanti da subappalto ai soli subappaltatori mentre gli appaltatori potranno solo usarli per dimostrare la cifra d'affari.
Affidamenti diretti e deroghe normative
Si propone inoltre che in caso di emergenze (es. terremoti, alluvioni), possono essere affidati incarichi tecnici direttamente, anche senza gara o con gare semplificate. Sul punto, si specifica che il perito industriale deve essere pronto e in possesso delle qualificazioni necessarie per essere coinvolto.
Documenti Allegati
AudizioneIL NOTIZIOMETRO