Lottizzazione abusiva: i limiti alla sanatoria in aree già urbanizzate

TAR Sicilia: la lottizzazione abusiva è configurabile anche in zone già urbanizzate da abusi pregressi, se l’edificazione consolida un insediamento in contrasto con la pianificazione vigente

di Redazione tecnica - 16/05/2025

Quando si configura la lottizzazione abusiva

In conclusione, il TAR ha confermato l’operato del Comune e ha ribadito il consolidato principio secondo cui la lottizzazione abusiva può essere integrata anche in aree già urbanisticamente compromesse, qualora le nuove edificazioni contribuiscano a stravolgere l’assetto del territorio e a consolidare un insediamento abusivo in contrasto con gli strumenti urbanistici.

Il ricorso è stato quindi respinto, ribadendo che:

  • si configura una lottizzazione abusiva anche in aree urbanizzate, se le nuove opere consolidano un insediamento abusivo non previsto dagli strumenti urbanistici;
  • l’abusivismo storico non legittima ulteriori edificazioni né costituisce presupposto per la sanatoria;
  • il titolo edilizio per silenzio assenso non può formarsi se sussistono cause ostative oggettive;
  • l’adozione di piani di recupero ex legge n. 662/1996 richiede compatibilità urbanistica e assenza di vincoli;
  • l’acquisizione gratuita dell’area al patrimonio comunale è automatica in caso di lottizzazione abusiva accertata.

In assenza di una variante urbanistica o di un piano di recupero coerente, ogni ulteriore costruzione in zona agricola può integrare un illecito urbanistico insuscettibile di sanatoria, con tutte le conseguenze sanzionatorie del caso.

 

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