Lottizzazione abusiva: i limiti alla sanatoria in aree già urbanizzate
TAR Sicilia: la lottizzazione abusiva è configurabile anche in zone già urbanizzate da abusi pregressi, se l’edificazione consolida un insediamento in contrasto con la pianificazione vigente
Quando si configura la lottizzazione abusiva
In conclusione, il TAR ha confermato l’operato del Comune e ha ribadito il consolidato principio secondo cui la lottizzazione abusiva può essere integrata anche in aree già urbanisticamente compromesse, qualora le nuove edificazioni contribuiscano a stravolgere l’assetto del territorio e a consolidare un insediamento abusivo in contrasto con gli strumenti urbanistici.
Il ricorso è stato quindi respinto, ribadendo che:
- si configura una lottizzazione abusiva anche in aree urbanizzate, se le nuove opere consolidano un insediamento abusivo non previsto dagli strumenti urbanistici;
- l’abusivismo storico non legittima ulteriori edificazioni né costituisce presupposto per la sanatoria;
- il titolo edilizio per silenzio assenso non può formarsi se sussistono cause ostative oggettive;
- l’adozione di piani di recupero ex legge n. 662/1996 richiede compatibilità urbanistica e assenza di vincoli;
- l’acquisizione gratuita dell’area al patrimonio comunale è automatica in caso di lottizzazione abusiva accertata.
In assenza di una variante urbanistica o di un piano di recupero coerente, ogni ulteriore costruzione in zona agricola può integrare un illecito urbanistico insuscettibile di sanatoria, con tutte le conseguenze sanzionatorie del caso.
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