Modulistica edilizia e Salva Casa: cosa devono fare Comuni e professionisti in assenza di aggiornamenti?

Il decreto Salva Casa impone l’uso di modulistica edilizia aggiornata. Cosa succede se Comuni e Regioni non recepiscono l’accordo?

di Gianluca Oreto - 30/05/2025

L’obbligo dei Comuni

L’accordo del 27 marzo 2025 ha espressamente previsto che i Comuni sono tenuti ad adottare i moduli standardizzati entro il 23 maggio 2025 anche se la Regione non ha ancora deliberato. Un principio chiaro, che chiama in causa la responsabilità delle amministrazioni locali, spesso prime a lamentare l’eccesso di burocrazia e poi lente nel garantire l’attuazione delle norme che dovrebbero semplificarla.

L’adozione della nuova modulistica non è facoltativa: è un obbligo, e come tale non può essere ignorato.

Va precisato, inoltre, che in assenza sia del recepimento regionale che dell’adeguamento comunale, i professionisti potranno ugualmente predisporre autonomamente i moduli necessari alla presentazione delle istanze. Lo ha affermato chiaramente il TAR Lombardia (sentenza 30 aprile 2025, n. 1501): il Comune è obbligato a ricevere e istruire le pratiche edilizie, anche se presentate su moduli redatti dal tecnico, purché contenenti le informazioni richieste dalla normativa vigente.

Un principio che rafforza il ruolo del professionista e al tempo stesso ricorda alle amministrazioni che il mancato aggiornamento della modulistica non può costituire causa ostativa al procedimento.

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