Piano Casa: ok a un nuovo progetto organico

L’intervento del CNI al tavolo tecnico del MIT: gli ingegneri pronti a fare la propria parte, guardando a obiettivi a medio-lungo termine

di Redazione tecnica - 22/12/2023

Un nuovo Piano organico, in grado di immaginare gli sviluppi dei prossimi anni che dovranno tenere conto delle esigenze di rigenerazione urbana.

Piano Casa: il tavolo tecnico per un nuovo progetto

È questa l’urgenza ravvisata nel corso del Tavolo “Piano Casa” convocato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, a cui ha preso parte anche il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, rappresentato dalla Consigliera Irene Sassetti, delegata all’urbanistica.

Nel corso del suo intervento introduttivo, il Ministro ha sottolineato come il Piano Casa debba essere focalizzato sull’edilizia residenziale pubblica e sociale, con un progetto per tutti, “non solo per gli ultimi ma anche per i penultimi e per chi sta nel mezzo”. Tra gli aspetti affrontati, la necessità in tempi brevi di una modifica normativa che dia più garanzie ai proprietari in caso di necessità ed urgenza. In particolare, sono tre le linee guida indicate dal Ministero per il contrasto al disagio abitativo: recupero del patrimonio immobiliare, attraverso la riconversione degli edifici; gestione unità immobiliari invendute; sviluppo dell’edilizia residenziale pubblica.

Riqualificazione dell'esistente

Da parte sua, il CNI ha sottolineato come un piano organico per il patrimonio abitativo in Italia debba passare attraverso un’azione di rigenerazione e riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico, avendo come obiettivo il risanamento energetico e la sicurezza strutturale, oltre che la limitazione del consumo di suolo. Ma soprattutto, come ad essere migliorata debba essere l’offerta di alloggi di edilizia residenziale pubblica a favore delle famiglie a medio e a basso reddito, considerando l’elevata domanda di alloggi popolari tuttora insoddisfatta. Senza dimenticare la definizione di un orizzonte temporale di medio-lungo termine, pari ad almeno 15 anni:

Ci si avvia quindi all’apertura di una nuova stagione, la cui impostazione è condivisa in pieno dal CNI. Come ha osservato la Consigliera Irene Sassetti, “È necessario che il Piano abbia un orizzonte temporale ragionevole, tale da rendere la misura continuativa, se non strutturale, e per accrescere l’efficacia dell’operato del legislatore regionale. Per questo motivo appoggiamo l’iniziativa del Ministro Salvini e siamo pronti a dare il nostro contributo concreto”.

E rilancia sulla riforma del Testo Unico Edilizia, ricordando la questione del superamento della doppia conformità,"Obiettivo che ben si concilia con l’esigenza, condivisa col Ministro, di semplificare e velocizzare gli interventi. Noi riteniamo che il Piano Casa debba essere sviluppato in armonia col TUE, in una cornice che preveda come capisaldi la transizione energetica e la riqualificazione urbana”. 

Riqualificazione del patrimonio edilizio, insieme al razionale e controllato aumento dell’offerta di alloggi residenziali pubblici: sono questi gli elementi fondanti il nuovo Piano casa, "la vera sfida che, conclude Sassetti, il Paese si trova di fronte".

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