Piattaforma Digitale Nazionale Dati: AgID lancia le nuove Linee Guida per le Amministrazioni
Le nuove Linee Guida puntano all’integrazione dei dati e alla semplificazione amministrativa tramite un’interoperabilità obbligatoria, sicura e condivisa
PDND: obbligo di adesione alla Piattaforma
In coerenza con la normativa di settore, la nuova disciplina chiarisce che tutti i soggetti pubblici di cui all’art. 2, comma 2 del CAD sono tenuti ad accreditarsi alla piattaforma e a rendere disponibili le proprie basi dati attraverso l’infrastruttura interoperabilità PDND. Si tratta di un obbligo che si estende a tutte le API realizzate o utilizzate da tali soggetti.
Una volta fissato dal Ministro delegato il termine per l’adesione, non vi saranno più margini discrezionali: la condivisione strutturata dei dati pubblici sarà il solo canale consentito, nel quadro di una piattaforma unica, monitorata e sicura.
Accesso ai dati senza accordi quadro
Le Linee Guida recepiscono anche l’abrogazione, operata dal nuovo art. 50, comma 2-ter del CAD, del sistema degli accordi quadro tra amministrazioni. La logica bilaterale viene sostituita da un sistema centralizzato, standardizzato e normativamente vincolante, che abbatte la frammentazione e assicura parità di condizioni di accesso ai dati.
La PDND diventa così infrastruttura abilitante per la semplificazione amministrativa, assicurando che l’accesso ai dati avvenga in modo sicuro, trasparente e secondo le regole comuni definite a livello nazionale.
Verso un ecosistema digitale pubblico-privato
Sebbene la PDND sia progettata primariamente per le pubbliche amministrazioni, l’aggiornamento delle Linee Guida conferma la possibilità per soggetti privati di aderire come Fruitori o Erogatori, purché le finalità siano di interesse pubblico. Una soluzione che apre a collaborazioni regolamentate tra PA e privati, nell’ambito di servizi pubblici digitali, nel rispetto della normativa vigente.
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